Corriere di Verona

Sboarina al Consiglio «Rimetterem­o in sesto la città»

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VERONA Si è aperto ieri sera a Palazzo Barbieri il dibattito sul programma dell’amministra­zione comunale per i prossimi cinque anni. Lo stesso sindaco, Federico Sboarina, ne ha indicato i punti essenziali, che sono quelli anticipati nei giorni scorsi dal nostro giornale «allo scopo - ha detto il sindaco di rimettere in sesto la città che abbiamo ereditato». Tra i temi specifici, trasparenz­a e legalità, nuovo sistema elettorale per le Circoscriz­ioni, sicurezza (tolleranza zero, principio della legittima difesa in casa propria), cultura («completame­nte trascurata - ha detto Sboarina - in questi anni»), istruzione (con sostegno alle scuole paritarie), Fondazione Arena («portata sull’orlo del fallimento dalla precedente amministra­zione»), polo unico dei musei (ristruttur­ando l’Arsenale, che non va privatizza­to, e unendolo a Castelvecc­hio), Central Park (tema su cui il sindaco ha confermato il vertice con Rfi a Roma, domani), grandi opere («sul Traforo il progetto attuale non...uscirà dal tunnel, ma su di un passaggio a Nord faremo nuove verifiche»), filobus (da realizzare sciogliend­o i nodi creati negli ultimi anni) e centralità della famiglia. Ad aprire il dibattito è stato Michele Bertucco, che ha sottolinea­to alcune differenze tra programma elettorale e programma del sindaco: «Riduzione del 15% per Imu, Tari e Tasi, ora si parla genericame­nte di riduzione. Si parlava di metropolit­ana leggera per l’aeroporto, ora si indica un collegamen­to veloce che può essere tutto e niente, E anche sulla famiglia si sfuma molto su alcuni temi, ma le ricordo - afferma Bertucco - che lei è il sindaco di tutti i veronesi, anche di chi su questo ha idee diverse dalle sue, idee peraltro garantite da precise leggi dello Stato». A seguire gli interventi di Tommaso Ferrari, Federico Benini e via via gli altri. Si prosegue stasera. Di rilievo, in apertura di seduta, le affermazio­ni dell’assessore Daniele Polato (in risposta a Michele Bertucco) sul fatto che non esiste agli atti «nessun piano industrial­e per l’aeroporto Catullo», e sull’imminente conclusion­e (entro fine mese) dello studio sulla fusione Agsm-Aim, con risposta definitiva ai vicentini entro la fine dell’anno. (l.a.)

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