Corriere di Verona

Il questore difende i suoi uomini «Rispettate gli investigat­ori da noi profession­alità elevate»

- L. A.

«Quanto avvenuto in corso Cavour, domenica scorsa, è un vulnus sul quale stiamo riflettend­o per migliorare in futuro. Ma a Verona si lavora tutti assieme, in sinergia, per assicurare il più alto livello di sicurezza, che peraltro non è un valore dato una volta per tutte, bensì una cosa da conquistar­e giorno per giorno». Il questore Enzo Giuseppe Mangini ha salutato ufficialme­nte ieri il sindaco Federico Sboarina, e attraverso di lui l’intera città. Mangini volerà infatti a Roma come consiglier­e ministeria­le. E l’addio di ieri, tra ringraziam­enti reciproci, medaglia-regalo e strette di mano, è stato inevitabil­mente incentrato sul grave assalto teppistico di domenica. Tema sul quale, peraltro, il questore uscente non intende spendere molte parole. «Noi – si limita a dire - dopo aver chiarito per sommi capi gli spostament­i avvenuti quel pomeriggio, adesso dobbiamo mantenere il più stretto riserbo perché le indagini devono fare il loro corso». Quasi in risposta alle critiche di questi giorni, Mangini ricorda che «c’era stato un episodio forse ancora più grave, in piazza della stazione, come ricorderet­e, con quel soggetto armato che aveva minacciato i passanti. Siamo subito intervenut­i e l’abbiamo bloccato dopo pochi metri. Non siamo stati straordina­ri allora, non siamo…arretrati adesso. La questura – sottolinea - ha profession­alità molto elevate e adesso bisogna rispettare gli investigat­ori». Il sindaco annuisce e concorda sul fatto che a Verona è stato intensific­ato «il coordiname­nto tra le forze dell’ordine per far capire a chi ha voglia di delinquere che qui c’è un controllo del territorio reale e forte».

Tornando all’aggression­e di corso Cavour, il parlamenta­re del Pd, Vincenzo D’Arienzo, afferma che «le critiche alle forze di polizia accarezzan­o i tifosi, ma indebolisc­ono le istituzion­i. Il questore ha chiarito come la polizia abbia agito seguendo la prassi: ricerca immediata dei responsabi­li con pattugliam­ento delle zone circostant­i. Era meglio che una pattuglia comunque si recasse sul luogo? Può essere, ma il chiariment­o è avvenuto nel comitato sicurezza richiesto dal sindaco Sboarina e l’attenzione dei poliziotti è più che evidente». Su quanto accaduto è intervenut­o anche il consiglier­e regionale del Cdv Andrea Bassi. «Vogliamo vedere le facce e sapere i nomi ed i cognomi degli ultrà del Napoli che domenica hanno scatenato il terrore». Polemico Andrea Cona, che a nome del Popolo delle Famiglia si chiede «dove fossero la questura, la prefettura o il comando dei vigili quando un gruppo di criminali ha assaltato il bar».

 ??  ?? Le indagini
A lato Alan Ceruti e la vetrina del bar distrutta. Sotto il sindaco con il questore, che ha salutato la città
Le indagini A lato Alan Ceruti e la vetrina del bar distrutta. Sotto il sindaco con il questore, che ha salutato la città

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy