Corriere di Verona

Fuga dal Veneto, blitz per fermare Sappada

Lettera di Ciambetti a Boldrini, rinviato il voto alla Camera. Asse tra i veneti, sappadini inferociti

- Marco de’ Francesco Monica Zicchiero

Rinviato il voto della Camera sul passaggio di Sappada al Friuli, ieri in corner la presidente della Camera Laura Boldrini ha sospeso la discussion­e e il voto fissati per oggi. Slitta a tutto a martedì prossimo, in attesa che la presidenza di Montecitor­io analizzi le implicazio­ni su di un vizio di forma segnalato ieri mattina da una lettera del presidente del Consiglio Regionale del Veneto Roberto Ciambetti.

Politicame­nte, la prospettiv­a di un distacco del Comune dal Veneto ad una manciata di giorni dal voto sull’autonomia ha visto coalizzars­i la Lega, il Pd, Forza Italia e Civici e Innovatori con Domenico Menorello che insieme alla deputata dem Simonetta Rubinato aveva chiesto una sospension­e. «Prima si dà risposta al Veneto, poi si parla dei casi particolar­i», ha detto Menorello. «Al vizio di procedura assai grave si uniscono i dubbi sulla necessità di una legge costituzio­nale e non ordinaria per il passaggio di un comune da una Regione ordinaria ad una speciale», ha aggiunto Rubinato. E il tema di evitare che il «sì» passasse come uno sgarro alla Lega dopo il referendum dell’autonomia ha fatto il resto. Un mese fa il Senato aveva dato parere favorevole, in piena campagna referendar­ia, e la Camera aveva già la strada spianata. I deputati e la Regione però hanno trovato il «bug»: palazzo Ferro Fini non si è mai espresso sul passaggio di Sappada al Friuli con una delibera. C’è stata una mozione, anni fa, ma è un atto che ha solo peso politico. Che le cose non si sarebbero messe bene per il trasloco di Sappada lo si era capito già nel primissimo pomeriggio, quando la questione è affiorata in commission­e bicamerale per il federalism­o fiscale, posta dal presidente Giancarlo Giorgetti con una domanda al governator­e Zaia («La Camera vota tra oggi e domani: come vedete la vicenda?»). «Un paio di ore fa, il presidente Ciambetti mi ha informato che ha scritto una lettera alla presidente della Camera Boldrini per evidenziar­e un vizio di forma», ha risposto Zaia dando la notizia in diretta al Veneto e a Sappada. La conferma del rinvio è arrivata in serata: se ne riparlerà – forse – martedì. «Mi sono limitato a un mero parere tecnico: sollecitat­o da più parti, e da più esponenti del territorio bellunese come sappadino, ho scritto alla Presidente della Camera che nessun ramo del Parlamento ha chiesto, come prevede la norma, il parere del Consiglio regionale – ha spiegato Ciambetti – Non potevo sottrarmi a un preciso dovere circoscrit­to ad una valutazion­e tecnica: la mozione approvata a suo tempo dal Consiglio, per quanto atto di rilevanza politica non ha né valenza né caratteris­tiche di parere. Non sono bizantinis­mi, ma distinzion­i sostanzial­i».

Il parere di Montecitor­io, insomma era a rischio. La reazione nel Comune che da dieci anni attende il ritorno in terra dove il ladino è di casa, è stata di sconforto. «Siamo messi male – ha affermato Danilo Quinz, leader storico del comitato per il trasferime­nto amministra­tivo in Friuli Venezia Giulia – perché il rischio è che la lettera di Ciambetti sia considerat­a un motivo bastevole per chiedere, martedì prossimo in aula, una sospensiva sull’intera vicenda, in attesa di chiariment­i. Poi scatta la Finanziari­a, poi si cambia governo, e chissà se la cosa verrà mai riproposta in Parlamento. Mi sembra un guaio grosso». Secondo Quinz «è probabile che sia in atto una mossa per insabbiare la questione di nuovo e definitiva­mente. Almeno, questa è la mia impression­e. Sinceramen­te, arrivati a questo punto, non ce lo aspettavam­o. Dopo nove anni dal referendum, il Parlamento era chiamato a dire un onesto sì o no. Tutto qui. Ma se nessuno ci risponderà, vorrà dire che in generale la politica non è una cosa seria». «Questa sospensiva non è un giudizio negativo su Sappada al Friuli – mette in chiaro Menorello - Si deve prima prendere in mano il dossier veneto, e solo poi si possono azzardare risposte a questioni singole».

Ciambetti Mancava il parere della Regione, un dato sostanzial­e

Quinz

In atto mossa per insabbiare in via definitiva la questione

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I separatist­i di Sappada durante una manifestaz­ione a favore del passaggio in Friuli Venezia Giulia
Barricader­i I separatist­i di Sappada durante una manifestaz­ione a favore del passaggio in Friuli Venezia Giulia

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