Corriere di Verona

Nick Oliveri, il re dello stoner in versione acustica al Kroen

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Era il 23 settembre 2016 e Nick Oliveri si presentò ad Arbizzano, all’Officina degli Angeli (locale poi purtroppo chiuso) con l’alto volume e l’elettricit­à dei suoi Mondo Generator: lui sul palco a far ruggire il basso e in platea pubblico da tutto il Veneto e nord Italia. Stavolta, invece, la dimensione è acustica. E’ la dimensione che avvolge il concerto del 10 dicembre al Colorifici­o Kroen, in Zai, dove il bassista americano, simbolo della musica stoner essendo stato parte integrante dei Kyuss prima e dei Queens of the Stone Age poi fondamenta­le il suo contributo ad album come «Rated-R» e «Songs For The Deaf» - si esibirà nella prima di 5 date italiane del suo «Death Acoustic Tour» (gli altri concerti a Milano, Perugia, Torino e Bologna). Classe ’71, originario di Los Angeles, un percorso sui palchi internazio­nali iniziato negli anni Novanta, in questo tour - l’ingresso al Kroen è fissato a 10 euro con tessera - Oliveri suona proprio i classici dei Kyuss, Queens of the Stone Age e Mondo Generator, oltre a brani scritti durante la propria carriera solista (vedi anche le collaboraz­ioni con Mark Lanegan), il tutto a chitarra e voce. Tra le ultime uscite discografi­che di Oliveri c’è l’album degli storici Bloodcot, «Up in arms», un altro capitolo di hardcore pura cui prendono parte, oltre a lui, anche l’ex batterista degli stessi QOTSA, Joey Castillo, quindi Todd Youth, ex chitarrist­a dei Danzig, e John Joseph, già alla voce nella band newyorkese Cro-Mags.

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