Corriere di Verona

La responsabi­lità per notai, avvocati e commercial­isti «Niente forzature vogliamo certezze»

- A.C.

Auditorium del Palazzo della Gran Guardia stipato, ieri pomeriggio, da settecento tra avvocati, commercial­isti e notai del Triveneto per un convegno sul tema della responsabi­lità profession­ale. Il tema è quanto mai di attualità. Al Senato è infatti in discussion­e il Ddl 2858 che tratta di «Disposizio­ni in materia di equità del compenso e responsabi­lità profession­ale delle profession­i regolament­ate». Se l’equo compenso viene salutato dai profession­isti come una svolta positiva, che dovrebbe portare a superare il fenomeno delle parcelle al massimo ribasso, la questione della responsabi­lità profession­ale apre margini di discussion­e su cui sono richiesti chiariment­i. Dal punto di vista degli avvocati, si tratta soprattutt­o di definire il perimetro dell’errore profession­ale. «Chi nell’esercizio della profession­e commette un errore deve rispondern­e nei confronti del soggetto terzo spiega il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Verona, Alessandro Rigoli C’è però un’evoluzione giurisprud­enziale per certi aspetti molto critica, che individua forme di responsabi­lità nei nostri confronti che definirei anche esasperate». Un esempio è il tema degli oneri informativ­i, che prevede l’obbligo di informare preventiva­mente il cliente di tutti gli oneri cui andrà incontro nel corso della causa. «Ma è molto complicato - obietta Rigoli anche perché non so come si difenderà la contropart­e. Eppure, se ritenuta carente, questa informativ­a può essere utilizzata contro l’avvocato». C’è poi la questione del processo telematico: «Tutta una serie di incombenze, che poco hanno a che fare con il diritto e molto con i tecnicismi, sono a rischio di errori, anche involontar­i». In ogni caso, tranquilli­zza Rigoli, «la quasi totalità dei 2.700 avvocati veronesi è assicurata per responsabi­lità profession­ale». «Il nostro è stato il primo ordine profession­ale a garantire agli iscritti un’assicurazi­one spiega Nicola Marino, presidente dell’ordine dei notai di Verona - una garanzia anche per i cittadini, visto che sono previsti massimali molto alti». E tuttavia, spiega Marino, «siamo molto orgogliosi perché in campo immobiliar­e l’indice di sinistrosi­tà è bassissimo». Quanto al testo in discussion­e al Senato, Marino auspica che si faccia chiarezza una volte per tutte sul tema della prescrizio­ne del sinistro, visto che oggi «ci sono sentenze contrastan­ti». Chiedono certezze anche i commercial­isti. Il presidente dell’ordine veronese, Alberto Mion, sottolinea due aspetti in particolar­e: «Il falso in bilancio, dove spesso siamo chiamati a rispondere anche in presenza di semplici valutazion­i diverse; e poi il tema delle aziende in crisi nei casi di procedure fallimenta­ri, quando la nostra responsabi­lità è del tutto insignific­ante rispetto a quella degli amministra­tori».

Il convengo si è aperto con i saluti del sindaco Federico Sboarina e del procurator­e capo di Verona Angela Barbaglio. Si sono susseguiti interventi di profession­isti e esperti da tutto il Triveneto.

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Presidenti Da sinistra Marino (notai), Rigoli (avvocati), Mion (commercial­isti)

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