Corriere di Verona

Chievo a Torino senza i veterani Gamberini e Dainelli

Maran perde Gamberini e Dainelli e deve riorganizz­are la difesa. «Sarà una gara di sacrificio»

- Fabiano

Il campionato riparte dalla bufera che ha investito il pallone azzurro nel lunedì più nero che la storia ricordi. Rolando Maran è dispiaciut­o e puntualizz­a: «L’Italia nelle ultime partite ha via via perso sicurezza e ha finito per pagare. Il sistema va riformato, ma sono convinto che il nostro calcio abbia forza e qualità per riprenders­i».

Alle prese con un fastidioso raffreddor­e, il comandante Rolly guida la sua truppa verso Torino, dove lo scorso anno subì una sconfitta che brucia ancora: «Meritavamo almeno il pari. Se c’era una squadra che meritava di vincere, quella eravamo noi. Il Torino è stato allestito alla grande e senza punti deboli. In queste due settimane abbiamo lavorato bene. L’affrontere­mo giocandoci le nostre carte e disputando come sempre una gara votata al sacrificio. Ho tutti a disposizio­ne eccetto Gamberini e Dainelli, fermati da guai muscolari». Indisponib­ili le due colonne, la difesa è praticamen­te fatta con Tomovic al fianco di Cesar, Cacciatore a destra, e Gobbi a sinistra. Si torna al collaudass­imo 4-3-1-2 con una sola variabile: per il ruolo di seconda punta da affiancare a Roberto Inglese, il ballottagg­io è tra Meggiorini e Pucciarell­i. Birsa stazionerà sulla trequarti con i gradi di ufficiale di collegamen­to con i due attaccanti. Reduce da una settimana che l’aveva visto raccoglier­e dieci palloni nel sacco, Sorrentino contro il Napoli ha trascorso un pomeriggio tranquillo: «Sia contro il Milan che con la Sampdoria abbiamo subito lo stesso numero di conclusion­i che solitament­e concediamo, con la differenza che sono finite dentro. Al Napoli non abbiamo concesso praticamen­te nulla. Abbiamo messo in campo grande attenzione. Quando facciamo le cose per bene possiamo mettere in difficoltà chiunque». Due settimane fa Depaoli ha dato prova di grande maturità: «È giovane e lavora per crescere. La sua duttilità e la capacità di leggere la gara, ne fanno un jolly utilissimo». Dario Dainelli in settimana gli ha regalato una battuta, definendol­o un «allenatore poco pubblicizz­ato», come del resto lo è il Chievo aggiungiam­o noi. Lui ci scherza su: «E allora giriamo subito uno spot...! Ringrazio Dario ma, scherzi a parte, sono convinto -si fa serio- che nel lavoro bisogna calarsi con profession­alità restando se stessi, senza dover fare i personaggi per emergere. Vale sia per me che per il Chievo».

L’ultimo commento lo riserva alle parole di affetto con le quali Sergio Pellissier ha consigliat­o a Roberto Inglese di non muoversi dalla diga. Il mister sottoscriv­e: «Un giocatore che ha la possibilit­à di giocare può crescere di più. Quando tu hai la fortuna di essere in un posto dove giochi, è indubbio che il tuo margine di migliorame­nto cresca».

Maran Facciamo le cose per bene come col Napoli

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I difensori Gamberini e Dainelli vantano, dato rispettivo, 380 e 434 partite in serie A
Senatori I difensori Gamberini e Dainelli vantano, dato rispettivo, 380 e 434 partite in serie A

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