Chievo a Torino senza i veterani Gamberini e Dainelli
Maran perde Gamberini e Dainelli e deve riorganizzare la difesa. «Sarà una gara di sacrificio»
Il campionato riparte dalla bufera che ha investito il pallone azzurro nel lunedì più nero che la storia ricordi. Rolando Maran è dispiaciuto e puntualizza: «L’Italia nelle ultime partite ha via via perso sicurezza e ha finito per pagare. Il sistema va riformato, ma sono convinto che il nostro calcio abbia forza e qualità per riprendersi».
Alle prese con un fastidioso raffreddore, il comandante Rolly guida la sua truppa verso Torino, dove lo scorso anno subì una sconfitta che brucia ancora: «Meritavamo almeno il pari. Se c’era una squadra che meritava di vincere, quella eravamo noi. Il Torino è stato allestito alla grande e senza punti deboli. In queste due settimane abbiamo lavorato bene. L’affronteremo giocandoci le nostre carte e disputando come sempre una gara votata al sacrificio. Ho tutti a disposizione eccetto Gamberini e Dainelli, fermati da guai muscolari». Indisponibili le due colonne, la difesa è praticamente fatta con Tomovic al fianco di Cesar, Cacciatore a destra, e Gobbi a sinistra. Si torna al collaudassimo 4-3-1-2 con una sola variabile: per il ruolo di seconda punta da affiancare a Roberto Inglese, il ballottaggio è tra Meggiorini e Pucciarelli. Birsa stazionerà sulla trequarti con i gradi di ufficiale di collegamento con i due attaccanti. Reduce da una settimana che l’aveva visto raccogliere dieci palloni nel sacco, Sorrentino contro il Napoli ha trascorso un pomeriggio tranquillo: «Sia contro il Milan che con la Sampdoria abbiamo subito lo stesso numero di conclusioni che solitamente concediamo, con la differenza che sono finite dentro. Al Napoli non abbiamo concesso praticamente nulla. Abbiamo messo in campo grande attenzione. Quando facciamo le cose per bene possiamo mettere in difficoltà chiunque». Due settimane fa Depaoli ha dato prova di grande maturità: «È giovane e lavora per crescere. La sua duttilità e la capacità di leggere la gara, ne fanno un jolly utilissimo». Dario Dainelli in settimana gli ha regalato una battuta, definendolo un «allenatore poco pubblicizzato», come del resto lo è il Chievo aggiungiamo noi. Lui ci scherza su: «E allora giriamo subito uno spot...! Ringrazio Dario ma, scherzi a parte, sono convinto -si fa serio- che nel lavoro bisogna calarsi con professionalità restando se stessi, senza dover fare i personaggi per emergere. Vale sia per me che per il Chievo».
L’ultimo commento lo riserva alle parole di affetto con le quali Sergio Pellissier ha consigliato a Roberto Inglese di non muoversi dalla diga. Il mister sottoscrive: «Un giocatore che ha la possibilità di giocare può crescere di più. Quando tu hai la fortuna di essere in un posto dove giochi, è indubbio che il tuo margine di miglioramento cresca».
Maran Facciamo le cose per bene come col Napoli