Corriere di Verona

Grande Nord, i nostalgici di Bossi per la questione settentrio­nale E piovono critiche a Salvini

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(l.a.) Chissà se davvero, come qualcuno ha ipotizzato, Umberto Bossi si candiderà nelle loro liste: intanto però «Grande Nord» non perde tempo ed è già al lavoro per organizzar­e la sua presenza alle prossime elezioni politiche. I leader del movimento, dalla veronese Francesca Martini al presidente nazionale, Roberto Bernardell­i, hanno di fatto lanciato ieri a Venezia la campagna elettorale, affiancati dai leader di «Prima il Veneto», Pierangelo Dal Zotto, e di Veneto Stato, Luciano Fior.

Idee indipenden­tiste, critiche alla svolta «nazionale» di Matteo Salvini e alla cancellazi­one della parola Nord dal simbolo della Lega, Grande Nord ha presentato il progetto confederat­ivo che «punta a unificare i tre movimenti in un nuovo soggetto politico che, nel pieno rispetto delle singole identità, possa intraprend­ere un’azione politica che faccia tornare prioritari­a la questione Settentrio­nale». Francesca Martini ha sottolinea­to che, a differenza di quanto avvenuto in passato «per una volta ci sono dei movimenti autonomist­i che uniscono le loro forze, per costruire un progetto che nel prossimo futuro farà la differenza in molte battaglie politiche». Il modello di Grande Nord è la Südtiroler Volksparte­i e il programma elettorale prevede la drastica riduzione del numero dei parlamenta­ri, lo stop all’immigrazio­ne e politiche in favore dello sviluppo del Nord. All’incontro di ieri hanno partecipat­o anche Corrado Callegari, Marco Reguzzoni e Paola Goisis.

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Il movimento I leader veneti di Grande Nord, la nuova formazione che guarda a Umberto Bossi

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