Corriere di Verona

L’Hellas si illude, poi soccombe Passa il Bologna ed è crisi nera

Avanti con Cerci, gialloblù raggiunti da Destro. Poi segna Caceres e fino alla mezzora della ripresa la vittoria sembra cosa fatta. Ma Owonkwo e Donsah gelano il Bentegodi

- Fontana

Ci ha sperato a lungo, l’Hellas: è andato due volte in vantaggio, prima con Cerci poi con Caceres, che rendeva vano il pareggio di Destro. Ma il Bologna, con uno-due micidiale nel finale ( Okwonkwo e Donsah) è passato al Bentegodi. Per il Verona è notte fonda.

Ci ha sperato a lungo, l’Hellas, in un risultato che lo sollevasse dalle tristezze che l’hanno portato laggiù in fondo, con solamente il Benevento dei record negativi alle spalle e la salvezza che già a novembre si è trasformat­a in un sogno complicati­ssimo da realizzare. Avanti per un pezzo, il Verona perde quando incomincia a pensare di avercela fatta, piegato da un uno-due spietato del Bologna che lo condanna alla quinta sconfitta consecutiv­a. L’Hellas finisce battuto per 3-2 e contestato, in una serata in cui Fabio Pecchia riallaccia i fili con il 4-3-3, declinato in fase di copertura in un 4-1-4-1 in cui a fare da cuneo è Bruno Zuculini. Verde, e Cerci allargano il gioco in fascia, mentre Pazzini, superato il guaio al tendine d’Achille che l’aveva frenato nei giorni scorsi, si prende il posto al centro di un attacco che mostra buona mobilità. A stare ferma, invece, è la difesa del Bologna, sulla palla che Fares, riportato nel ruolo di terzino sinistro, scaglia in mezzo all’area al 12’: Mirante ci va e non ci va (e poi non ci va proprio), Helander idem, Krafth lo imita, Masina sparisce, così è Cerci, con una capatina lesta che gli restituisc­e il gol in Serie A dopo un anno e mezzo. Ma se il Bologna sbaglia, il Verona, suo malgrado, gli fa il verso nel giro di una manciata di minuti. Si appisola tutta la linea difensiva gialloblù, sull’appoggio morbido di Palacio che mette Destro davanti a Nicolas. La sentenza è pronunciat­a in un batter d’occhio e condanna l’Hellas a incassare la sollecita marcatura del pareggio. Lo sbaglio è collettivo, ma pesa il buco a sinistra sull’inseriment­o di Destro, con Fares che si smarrisce e apre una voragine. Il Verona, a questo punto, fronteggia i consueti patemi psicologic­i, quelli di una squadra che appena prende un colpo si inchioda sulle corde e rischia di finire lunga distesa sul ring. Nicolas è pronto a respingere un colpo di testa di Helander, ma soprattutt­o l’Hellas appare preoccupat­o e poco organizzat­o. Non fosse per la velocità di Fares – indecision­e sull’1-1 esclusa, è il più efficace tra i gialloblù – il Verona non produrrebb­e granché. Pazzini è contenuto con attenzione da Gonzalez ed Helander e per guadagnare degli spazi rincula, indietregg­iando fin sulla trequarti, all’occorrenza. L’Hellas alleggeris­ce il tentativo di pressione del Bologna ributtando­si di là e sfonda di nuovo, stavolta con Caceres, che sorprende Mirante, poco reattivo su una prima respinta e steso sul tap-in che vale l’ulteriore scatto dell’Hellas, con Masina che dorme tra due guanciale e viene sostituito da uno sconcertat­o Donadoni. Fin qui, dunque, è un festival dell’errore che premia il maggior coraggio dell’Hellas, ma ce ne vuole di legna per arrivare a destinazio­ne. Pecchia invita i suoi a fare il pieno di tenacia all’intervallo, dando per certo che il Bologna ripartirà alla carica. Il Verona si abbassa per difendere, tentando quando può la puntata in avanti, ma il pericolo evidente sta tutto nel consegnare il pallone a un avversario che, a concedergl­i metri, sa come prendere sicurezza. Serve alzare la testa. Ricorre alla panchina, Pecchia, e toglie l’esausto Buchel per schierare Fossati. L’Hellas, però, non riesce a recuperare metri e finisce per essere punito: Owonkwo ha gioco facile nella sgrullatin­a aerea – con Caceres che se lo perde – che firma il pareggio. La botta è dura per il Verona, che subisce subito il 3-2 con un pezzo di bravura di Donsah, ex che quando vede l’Hellas segna sempre. Due gol presi in 3’, la mazzata è rovinosa per una squadra che ha risorse limitate e che può cavare poco dai cambi. Ormai l’Hellas non ne ha più.

Cinque Sconfitte consecutiv­e per l’Hellas

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Cerci segna il primo gol dell’Hellas e regala una speranza ai tifosi del Bentegodi. Ma il doppio vantaggio non è bastato, il micidiale uno-due del Bologna ha regalato un’altra amarezza
Illusione Cerci segna il primo gol dell’Hellas e regala una speranza ai tifosi del Bentegodi. Ma il doppio vantaggio non è bastato, il micidiale uno-due del Bologna ha regalato un’altra amarezza

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