Melegatti, la ripartenza slitta «Normale, tempi tecnici» Solidarietà social ai lavoratori
Sui social è partita la campagna di solidarietà in cui i lavoratori Melegatti sono i protagonisti. Con l’hashtag #NoiSiamoMelegatti, i dipendenti hanno lanciato la loro promozione dei pandori nata dalla protesta e dal loro tenace attaccamento alla storica azienda dolciaria; questo nonostante le attese vadano un poco procrastinate. La ripartenza, infatti seppure graduale, era stata annunciata per ieri. Invece, per tempi tecnici, i pandori Melegatti entreranno in forno con qualche ora di ritardo, magari già stanotte o nei prossimi giorni. Un ritardo, rispetto alla data preventivata, in realtà era stato messo in conto anche dalle organizzazioni sindacali che non appaiono troppo preoccupate da questo rallentamento rispetto alla tabella di marcia inizialmente prevista. «Teniamo conto – sottolineano le organizzazioni sindacali – che l’intero processo è stato messo in piedi nel giro di una settimana. Qualche questione tecnica può sempre accadere e lo spostamento di un giorno non cambia di molto la sostanza delle cose. Gli impianti erano fermi da un po’, i fornitori dovevano portare le materie prime e, quindi, attendiamo». Si aspetta, in particolare, che il nuovo direttore generale di Melegatti, Luca Quagini confermi che tutto è a posto e che si possa partire con la produzione della mini campagna natalizia da un milione e mezzo di dolci, tra pandori e panettoni. In realtà, i sindacati aspettano anche qualcosa di più: «Chiediamo di conoscere il giorno in cui saranno accreditati gli stipendi – chiarisce Maurizio Tolotto di Fai Cisl – perché può sembrare una piccola cosa, ma i lavoratori attendono il pagamento da parecchi mesi ormai». Com’è noto, infatti, gli investitori del nuovo corso Melegatti si sono impegnati ad anticipare gli stipendi al momento della ripartenza della produzione. Ma il riavvio dei forni non è atteso solo da chi lavora in Melegatti. Anche fuori, la ripartenza dell’azienda è stata giudicata come un segno molto positivo e, sui social, è forte la campagna di solidarietà che invita a comprare i pandori della storica azienda veronese. «Quella frase – racconta Paola Salvi di Flai Cgil – è stata una dei simboli della lotta dei lavoratori. “Noi Siamo la Melegatti” rappresenta il grande attaccamento dei dipendenti a questa azienda, nonostante le molte difficoltà che hanno dovuto affrontare». Una campagna che sembra aver sortito il proprio effetto vista la positiva adesione delle persone e il loro impegno ad acquistare il pandoro dello storico marchio. «Siamo convinti – conclude Salvi – che riusciremo a vendere l’intera produzione natalizia prevista e magari anche di più».