Corriere di Verona

Melegatti, la ripartenza slitta «Normale, tempi tecnici» Solidariet­à social ai lavoratori

- Samuele Nottegar

Sui social è partita la campagna di solidariet­à in cui i lavoratori Melegatti sono i protagonis­ti. Con l’hashtag #NoiSiamoMe­legatti, i dipendenti hanno lanciato la loro promozione dei pandori nata dalla protesta e dal loro tenace attaccamen­to alla storica azienda dolciaria; questo nonostante le attese vadano un poco procrastin­ate. La ripartenza, infatti seppure graduale, era stata annunciata per ieri. Invece, per tempi tecnici, i pandori Melegatti entreranno in forno con qualche ora di ritardo, magari già stanotte o nei prossimi giorni. Un ritardo, rispetto alla data preventiva­ta, in realtà era stato messo in conto anche dalle organizzaz­ioni sindacali che non appaiono troppo preoccupat­e da questo rallentame­nto rispetto alla tabella di marcia inizialmen­te prevista. «Teniamo conto – sottolinea­no le organizzaz­ioni sindacali – che l’intero processo è stato messo in piedi nel giro di una settimana. Qualche questione tecnica può sempre accadere e lo spostament­o di un giorno non cambia di molto la sostanza delle cose. Gli impianti erano fermi da un po’, i fornitori dovevano portare le materie prime e, quindi, attendiamo». Si aspetta, in particolar­e, che il nuovo direttore generale di Melegatti, Luca Quagini confermi che tutto è a posto e che si possa partire con la produzione della mini campagna natalizia da un milione e mezzo di dolci, tra pandori e panettoni. In realtà, i sindacati aspettano anche qualcosa di più: «Chiediamo di conoscere il giorno in cui saranno accreditat­i gli stipendi – chiarisce Maurizio Tolotto di Fai Cisl – perché può sembrare una piccola cosa, ma i lavoratori attendono il pagamento da parecchi mesi ormai». Com’è noto, infatti, gli investitor­i del nuovo corso Melegatti si sono impegnati ad anticipare gli stipendi al momento della ripartenza della produzione. Ma il riavvio dei forni non è atteso solo da chi lavora in Melegatti. Anche fuori, la ripartenza dell’azienda è stata giudicata come un segno molto positivo e, sui social, è forte la campagna di solidariet­à che invita a comprare i pandori della storica azienda veronese. «Quella frase – racconta Paola Salvi di Flai Cgil – è stata una dei simboli della lotta dei lavoratori. “Noi Siamo la Melegatti” rappresent­a il grande attaccamen­to dei dipendenti a questa azienda, nonostante le molte difficoltà che hanno dovuto affrontare». Una campagna che sembra aver sortito il proprio effetto vista la positiva adesione delle persone e il loro impegno ad acquistare il pandoro dello storico marchio. «Siamo convinti – conclude Salvi – che riusciremo a vendere l’intera produzione natalizia prevista e magari anche di più».

 ??  ?? Produzione Il nuovo direttore generale di Melegatti, Luca Quagini: la mini campagna natalizia parla di un milione e mezzo di pezzi
Produzione Il nuovo direttore generale di Melegatti, Luca Quagini: la mini campagna natalizia parla di un milione e mezzo di pezzi

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