Furbetti dei B&B, prime multe
La polizia locale ha notificato i primi verbali ed è scattata la segnalazione all’Agenzia delle Entrate Venti strutture non hanno versato l’imposta di soggiorno. L’assessore: è evasione
Prima raffica di multe a chi non ha versato l’imposta di soggiorno: già venti le sanzioni alle strutture extra alberghiere locali, quasi tutti Bed & Breakfast. Multe che vanno dai cento ai 1500 euro. Ieri la polizia locale ha notificato i primi verbali ed è scattata la segnalazione all’Agenzia delle Entrate. E questo è solo l’inizio della linea dura intrapresa dall’amministrazione.
«I controlli proseguono, sono emerse diverse irregolarità - spiega l’assessore alle Attività economiche Francesca Toffali -: si tratta di evasione e va sanzionata».
Calma quasi piatta. Tradotto nel vocabolario di ristoratori e albergatori significa che la situazione non è rosea. Almeno fino ad oggi.
La previsione riguarda le festività natalizie: poche, per ora, le prenotazioni. Sia a tavola che nelle camere. C’è addirittura qualche operatore che ha preferito chiudere, magari per una trasferta familiare, e qualche deejay che valuta di lavorare in serate di capitali lontane, per quest’anno.
Sia chiaro: il «pacchetto Natale» a Verona tira, si impone a livello mediatico resistendo ai duelli con Bolzano e Merano, attira curiosi e gitaioli. Ma il periodo, a detta degli esperti, resta ancora intrappolato sotto la dicitura «bassa stagione».
Con qualche complicazione in più, sembra, per questo dicembre: «Abbiamo il 40 per cento di prenotazioni in meno rispetto all’anno scorso, ad oggi, anche se alcuni tavoli sono già esauriti - spiegano gli organizzatori del cenone a Porta Palio -. La crisi? Non c’entra, anzi. Se qualcuno ha qualche soldo in più, si fa una vacanza in montagna o altrove. Quest’anno, infatti, è il calendario che ci rema contro: chi lavora in ufficio, magari in banca ad esempio, ha all’orizzonte un mega pacchetto di ferie che va dalla vigilia di Natale al primo di gennaio. Dunque va altrove. Verona è una meta per trascorrere due, tre giorni al massimo, non di più».
E ancora: «Gli alberghi sono vuoti al momento - racconta Giulio Cavara, ai vertici dell’associazione albergatori di Verona - ma ricordiamoci che parliamo di bassa stagione. Gli arrivi in crescita, di anno in anno, in centro, sono dalla provincia, magari dall’Italia, ma non sono turisti che si fermano per giorni. Prevedo una discreta affluenza per Capodanno, ma per il resto Natale resta tranquillo». Non solo: «Ricordiamoci, poi, che la gente prenota sempre più tardi - aggiunge Cavara -: aspettano di essere sotto data per fissare il soggiorno, magari per tenere d’occhio tanti fattori, clima in testa».
«Diciamo anche che quest’anno, a Verona, c’è una coincidenza di fattori da analizzare - aggiunge Laura Estrafallaces, ex presidente dei B&B e operatrice del settore -: manca un evento trainante come può essere una grande mostra, a differenza di altre realtà cittadine vicine, come Vicenza, che si sono organizzate per tempo. Insomma: qui non abbiamo, oltre ai mercatini, tante cose da offrire quest’anno».
Non solo: «Sarebbe utile ripensare ai voli su Verona in questo periodo dell’anno, soprattutto ai low cost, per portare turisti - prosegue Estrafallaces -. Infine, ricordiamoci che a livello di tasse, a fine novembre, per molti arriverà una batosta. Insomma, anche il clima di grande incertezza economica, per le famiglie, non aiuta».
Per Leo Ramponi, rappresentante dei ristoratori, è decisamente presto per chiudere i ragionamenti: «Non c’è più la corsa alla prenotazione anticipata per una cena, ormai da tempo - conferma -. Noi siamo fiduciosi, mancano diversi giorni alle feste».
Nel frattempo, la città assiste al suo sistematico «pienone di giornata» con il record di presenze nei weekend per visitare i mercatini del centro.
Cavara Non c’è più da tempo, ormai, la corsa dei turisti per prenotare
Il B&b Manca una grande mostra che traini gli arrivi quest’anno