Casa di Giulietta Nuovo ingresso «per 24 anni»
Mox non lascia ma raddoppia, portando la validità della sua proposta per il nuovo ingresso della casa di Giulietta (dalla palazzina Armani di via Cappello) da 12 a 24 anni. Ma intanto continuano a restare sul tavolo tutte le proposte sul futuro del sito e dell’accesso al cortile di miss Capuleti.
È solo l’inizio. Si contano sanzioni per venti strutture extralberghiere, perlopiù Bed & Breakfast, multe che vanno dai cento fino ai 1.500 euro. Forse non moltissimo se si considera il giro d’affari di qualcuno. Addirittura poco se si conta che alcune attività non hanno mai versato un euro di tassa di soggiorno e si parla di posti che hanno aperto al pubblico anche sei anni fa. Un’evasione che, seppur fatta di spiccioli (la tassa va da un euro e cinquanta centesimi fino a due euro a seconda delle tipologia di locali), può facilmente arrivare ad un’ammontare di migliaia di euro.
Ieri sono stati notificati dagli agenti della polizia municipale i primi venti verbali ai gestori di quei «B&B» che non risultano aver versato hanno versato l’imposta di soggiorno nelle varie annualità. Un’operazione portata a termine grazie ad un controllo incrociato con l’ufficio tributi del comune e altre banche dati (tra cui quella degli accessi alla Zona a traffico limitato), che ha permesso di accertare in tutto 74 tra le comunicazioni categorizzate come «omesse» cioè del tutto mancanti oppure «infedeli». Per quanto riguarda l’importo delle sanzioni si è tenuto conto delle somme non versate: in un caso non era stato consegnato alle casse comunali neppure un euro, nonostante anni di attività, in altri ancora, mancavano all’appello svariati semestri. In tutto si calcola un ammanco pari a circa diecimila euro.
Ma, si diceva, è solo l’inizio. Perché secondo la polizia municipale, che ha avuto «carta bianca» da parte dell’amministrazione comunale per quanto riguarda i controlli, i mancati versamenti della tassa di soggiorno potrebbero essere solo la punta dell’iceberg.
Non è stato un caso se molte notifiche, anziché arrivare via posta ai diretti interessati, sono stati consegnati a mano dagli agenti. È stata un’ulteriore verifica per vedere chi c’è dietro ad alcune strutture, se sono aperte e se hanno, soprattutto «un certo giro». Il secondo round è in mano all’Agenzia delle Entrate. Molte strutture, infatti sono state destinatarie della cosiddetta «segnalazione qualificata». Il che significa che la loro posizione fiscale verrà passata ai raggi X. Non solo: i controlli da parte della municipale sono tutt’ora in corso e proseguiranno con ulteriori accertamenti sulle banche-dati e verifiche «sul posto».
Lecito quindi che l’assessore alle attività economiche, Francesca Toffali, si aspetti a breve «ulteriori entrate per le casse comunali».
«Dai primi controlli - commenta l’assessore - ne esce un quadro composto da diverse irregolarità, anche se non parlerei di illegalità diffusa, dato che nell’extralberghiero lavorano molte persone ligie alle regole. Ma si tratta di evasione, ed è un comportamento che va sanzionato. Senza contare che chiedere un compenso che tenga conto anche dela tassa di soggiorno, senza poi versarlo al Comune, costituisce un inganno nel confronto del cliente».
La tassa di soggiorno è vincolata, nell’investimento, a servizi ed iniziative a supporto del turismo. «Ciò significa conclude Toffali - che sono soldi che possono essere investiti anche nella rete dei trasporti urbani: proseguiremo con la linea dura nei controlli e nelle sanzioni».