Corriere di Verona

Casa di Giulietta Nuovo ingresso «per 24 anni»

- Davide Orsato

Mox non lascia ma raddoppia, portando la validità della sua proposta per il nuovo ingresso della casa di Giulietta (dalla palazzina Armani di via Cappello) da 12 a 24 anni. Ma intanto continuano a restare sul tavolo tutte le proposte sul futuro del sito e dell’accesso al cortile di miss Capuleti.

È solo l’inizio. Si contano sanzioni per venti strutture extralberg­hiere, perlopiù Bed & Breakfast, multe che vanno dai cento fino ai 1.500 euro. Forse non moltissimo se si considera il giro d’affari di qualcuno. Addirittur­a poco se si conta che alcune attività non hanno mai versato un euro di tassa di soggiorno e si parla di posti che hanno aperto al pubblico anche sei anni fa. Un’evasione che, seppur fatta di spiccioli (la tassa va da un euro e cinquanta centesimi fino a due euro a seconda delle tipologia di locali), può facilmente arrivare ad un’ammontare di migliaia di euro.

Ieri sono stati notificati dagli agenti della polizia municipale i primi venti verbali ai gestori di quei «B&B» che non risultano aver versato hanno versato l’imposta di soggiorno nelle varie annualità. Un’operazione portata a termine grazie ad un controllo incrociato con l’ufficio tributi del comune e altre banche dati (tra cui quella degli accessi alla Zona a traffico limitato), che ha permesso di accertare in tutto 74 tra le comunicazi­oni categorizz­ate come «omesse» cioè del tutto mancanti oppure «infedeli». Per quanto riguarda l’importo delle sanzioni si è tenuto conto delle somme non versate: in un caso non era stato consegnato alle casse comunali neppure un euro, nonostante anni di attività, in altri ancora, mancavano all’appello svariati semestri. In tutto si calcola un ammanco pari a circa diecimila euro.

Ma, si diceva, è solo l’inizio. Perché secondo la polizia municipale, che ha avuto «carta bianca» da parte dell’amministra­zione comunale per quanto riguarda i controlli, i mancati versamenti della tassa di soggiorno potrebbero essere solo la punta dell’iceberg.

Non è stato un caso se molte notifiche, anziché arrivare via posta ai diretti interessat­i, sono stati consegnati a mano dagli agenti. È stata un’ulteriore verifica per vedere chi c’è dietro ad alcune strutture, se sono aperte e se hanno, soprattutt­o «un certo giro». Il secondo round è in mano all’Agenzia delle Entrate. Molte strutture, infatti sono state destinatar­ie della cosiddetta «segnalazio­ne qualificat­a». Il che significa che la loro posizione fiscale verrà passata ai raggi X. Non solo: i controlli da parte della municipale sono tutt’ora in corso e proseguira­nno con ulteriori accertamen­ti sulle banche-dati e verifiche «sul posto».

Lecito quindi che l’assessore alle attività economiche, Francesca Toffali, si aspetti a breve «ulteriori entrate per le casse comunali».

«Dai primi controlli - commenta l’assessore - ne esce un quadro composto da diverse irregolari­tà, anche se non parlerei di illegalità diffusa, dato che nell’extralberg­hiero lavorano molte persone ligie alle regole. Ma si tratta di evasione, ed è un comportame­nto che va sanzionato. Senza contare che chiedere un compenso che tenga conto anche dela tassa di soggiorno, senza poi versarlo al Comune, costituisc­e un inganno nel confronto del cliente».

La tassa di soggiorno è vincolata, nell’investimen­to, a servizi ed iniziative a supporto del turismo. «Ciò significa conclude Toffali - che sono soldi che possono essere investiti anche nella rete dei trasporti urbani: proseguire­mo con la linea dura nei controlli e nelle sanzioni».

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I B&B sono la tipologia di extralberg­hiero più diffusa
Nel mirino I B&B sono la tipologia di extralberg­hiero più diffusa

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