Corriere di Verona

Hellas, avanti con Pecchia Ma da oggi squadra in ritiro

Blindati a Collecchio per preparare la gara con il Sassuolo. Fusco conferma ancora fiducia al tecnico

- di Matteo Fontana

Avanti con Fabio Pecchia, ma il Verona va in ritiro. La notte non ha modificato i pensieri con cui Maurizio Setti e Filippo Fusco si erano lasciati dopo la partita persa dall’Hellas al Bentegodi con il Bologna: «Cambiare allenatore non è una soluzione», spiegava anche ieri mattina il direttore sportivo. Pecchia rimane, né si parla di ultimatum per lui, però è stata presa la decisione di andare, già oggi, al centro sportivo di Collecchio, in provincia di Parma, per preparare la partita di sabato col Sassuolo. Fusco ribadisce: «Con il Bologna la prestazion­e c’è stata. In due minuti siamo passati da una vittoria che era vicina a una sconfitta ingiusta. Avremmo meritato di più».

I numeri sono tutti contrari all’Hellas, che è penultimo da solo a quota 6, che lunedì ha preso altri tre gol, arrivando alla soglia delle 29 reti subite in 13 partite – 2.2 a giornata – e che ha infilato il quinto tonfo consecutiv­o. La piazza è in ebollizion­e, ma Pecchia rimane al proprio posto, rafforzato dal nuovo confronto tra Setti e Fusco da cui è scaturito l’ulteriore attestato di fiducia per il tecnico. Decisiva, soprattutt­o, la constatazi­one, ravvisata dai dirigenti gialloblù della compattezz­a dello spogliatoi­o attorno a Pecchia. Inoltre nelle stanze societarie non si vuole far passare l’allenatore quale capro espiatorio di una stagione fin qui negativa. L’auspicio era di avere dei punti in più, arrivati a questa fase del campionato, ma le difficoltà erano state messe in preventivo.

Dopo la gara di Reggio Emilia con il Sassuolo e con l’intermezzo del derby del 29 novembre con il Chievo, in Coppa Italia, i gialloblù sfideranno in casa il Genoa lunedì 4 dicembre e la domenica seguente saranno a Ferrara con la Spal. Saranno partite determinan­ti e, giunti a quella scadenza, potranno essere tirate altre somme. A meno che, naturalmen­te, le sconfitte non continuino a fioccare senza soluzione di continuità e, con loro, l’Hellas smarrisse anche quei tratti di gioco che, a sprazzi, ha espresso, pur perdendo, nell’ultimo mese e mezzo (eccettuata la trasferta di Cagliari). Attorno a queste osservazio­ni il mandato per Pecchia non è stato interrotto. Altrettant­o vero, però, è che nulla può durare per sempre. Pecchia c’è ed è meno in bilico di quanto si fosse percepito nei minuti immediatam­ente successivi la caduta con il Bologna. Dovrà dare lui per primo di più, contando sul ritorno a disposizio­ne, forse già per Reggio Emilia, e con maggior certezza per la partita con il Genoa, di Ferrari, Kean e Bessa. I turni che separano il Verona dal 2018 – comprese le gare con Milan, Udinese e Juventus – saranno essenziali anche per capire che cosa il club farà in sede di mercato. Sarebbe dura per l’Hellas muoversi se la classifica rimanesse così nefasta. Diversamen­te, delle operazioni saranno messe in atto per integrare una rosa che ha delle evidenti carenze (non è passato di moda, per l’attacco, il nome del torinista Boyé, a lungo seguito in estate). Per adesso, il totoallena­tore, che ha portato sulle piste di Colantuono, Guidolin e Iachini, è sospeso. Pecchia resta. Dipenderà da lui non far cambiare idea a Setti.

Fusco Con il Bologna la prestazion­e c’è stata Cambiare allenatore non è una soluzione

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 ??  ?? In panchina Fabio Pecchia si congratula con Cerci dopo il gol al Bologna. Gol inutile, perché il Verona, alla fine, perderà
In panchina Fabio Pecchia si congratula con Cerci dopo il gol al Bologna. Gol inutile, perché il Verona, alla fine, perderà
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