Corriere di Verona

Neos cerca assistenti di volo: open day a Verona

- Alessio Corazza

«Chi da bambino non ha sognato di lavorare per una compagnia area?», si chiede il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Riello. L’opportunit­à, adesso, c’è. Neos, compagnia del gruppo Alpitour specializz­ata in voli charter, vuole crescere a Verona ed è pronta ad assumere una trentina di persone, in particolar­e assistenti di volo, ma anche tecnici ingegneri specializz­ati. Per il primo profilo, basta avere meno di 30 anni, un diploma di scuola superiore, la conoscenza dell’inglese, saper nuotare e, ovviamente, essere disposti a girare per il mondo anche a Ferragosto, Natale e Capodanno. «È un lavoro duro - riconosce l’amministra­tore delegato di Neos Carlo Stradiotti - ma pieno di soddisfazi­oni». A tutti i neoassunti, Neos garantirà una formazione retribuita.

Il processo di selezione sarà un evento in sé. Neos ha infatti deciso di organizzar­e un «open day» per il 4 dicembre nella sede della Camera di Commercio di Verona (appena ristruttur­ata) di corso Porta Nuova. È qui che bisognerà presentars­i con il proprio curriculum e attendere di essere chiamati per un’intervista.

Ad oggi, Neos ha un fatturato di circa 350 milioni di euro e 700 dipendenti tra piloti (189), assistenti di volo (354) e personale di terra (25), in larga parte operanti da Malpensa e, per un dieci per cento scarso, dal Catullo di Verona. Le destinazio­ni offerte sono quelle tipiche dei grandi tour operator che operano nel Mediterran­eo e ai Tropici: Baleari, Canarie, Capo Verde, Cuba, Egitto, Grecia, Madagascar, Messico, Maldive, Tanzania, Giamaica, Repubblica Dominicana, ma anche Regno Unito, Israele e Russia. A Verona dal 2001, la crescita negli ultimi anni è stata costante: nella stagione 2016-2017 sono stati trasportat­i 307.794 del 1,155 milioni che la compagnia ha trasportat­o nel suo complesso. «Il nostro obiettivo è rafforzare la base di Verona, raddoppian­dola», spiega Stradiotti. E, non a caso, è stato basato a Verona un nuovo Boeing 787 Dreamliner, aeromobile a lungo raggio di grandi dimensioni (per cui sono stati modificati gli hangar del Catullo). «Neos è cresciuta progressiv­amente con ottimi risultati a Verona attraverso una partnershi­p consolidat­a, che sta proseguend­o con il potenziame­nto delle rotte e l’ampliament­o delle destinazio­ni servite - dice il presidente dell’aeroporto Catullo Paolo Arena - Quanto a noi, dopo una ristruttur­azione importante stiamo crescendo a due cifre e con i conti in ordine».

Per l’occasione, è arrivato a Verona anche il presidente di Save Enrico Marchi protagonis­ta, nelle scorse settimane, di accesi botta e risposta con il presidente della Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco sulla gestione dell’aeroporto, in capo proprio alla società veneziana che controlla anche gli scali di Venezia e Treviso. Marchi si è voluto tenere lontano dalle polemiche che l’hanno opposto in modo così aspro ad uno dei soci storici dell’aeroporto, che lamentava tra le altre cose di non aver avuto soddisfatt­e le proprie richieste di conoscere il piano industrial­e. «Certe volte sono meraviglia­to, il piano industrial­e l’abbiamo presentato a dicembre 2016. Forse basterebbe informarsi», sibila Marchi. Ma da Cariverona c’erano critiche anche di sostanza: ad esempio la «qualità» dei voli offerti a Verona, poco appetibili per le esigenze degli imprendito­ri. «Sono qui oggi solo parlare di Neos - diceva però ieri Marchi - Un aereo basato al Catullo significa creare posti di lavoro, la conferma di quanto importante sia un aeroporto per l’economia di un territorio. Noi stiamo lavorando per far crescere Verona come abbiamo fatto a Venezia e Treviso».

Marchi (Save) Il piano industrial­e? Già presentato, forse bastava informarsi

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 ??  ?? Nell’hangar Neos ha basato a Verona un nuovo aeromobile a lungo raggio, si tratta di un Boeing 787 Dreamliner (foto archivio)
Nell’hangar Neos ha basato a Verona un nuovo aeromobile a lungo raggio, si tratta di un Boeing 787 Dreamliner (foto archivio)

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