Sacchi con refurtiva in un rudere abbandonato Nei guai 5 nordafricani
(e.p.) Decine di sacchi neri in un rudere abbandonato nella campagna di Vallese di Oppeano. Ma non si trattava di immondizia. Quel che hanno scoperto lunedì mattina i militari della compagnia di Legnago era un vero e proprio «tesoro»: due televisori Led, una fotocamera, due orologi, otto valigette con attrezzi, motoseghe, flessibili, levigatrici e persino un’idropulitrice. Tutto di provenienza furtiva. Perché i cinque nordafricani (quattro uomini e una donna) trovati all’interno dell’ex canile San Francesco di via Lovo, a pochi metri dal rudere con il bottino, hanno detto di non saperne assolutamente nulla. Peccato che, al momento dell’irruzione dei militari con tanto di unità cinofile, uno di loro abbia tentato di fuggire aggredendo uno degli uomini in divisa. Oltre all’accusa di ricettazione, il pm Gennaro Ottaviano (in
foto) ha contestato ai cinque anche l’accusa di furto aggravato di energia: avevano manomesso il contatore dell’Enel chiuso da tempo. Ieri, al termine dell’udienza di convalida, il gip li ha rimessi tutti in libertà. Ma le indagini proseguono per cercare di risalire ai proprietari di quel «bazar» portato alla luce nel corso del blitz. Il sospetto è che una banda di «topi d’appartamento» possa aver utilizzato il deposito con la complicità dei nordafricani.