La solidarietà sui social traina Melegatti
Il dg Quagini: «Vendite aiutate dalla grande forza del marchio»
I forni riaccesi e la produzione ripartita. Ora Melegatti è chiamata ad affrontare una nuova sfida: quella degli scaffali dei supermercati. Perché il lungo stop e l’incertezza produttiva non hanno certo favorito la storica azienda veronese che deve scontare anche l’impossibilità di mettere in campo una campagna di comunicazione adeguata. Ma su questo fronte, va registrata la grande partecipazione dei social. Nei giorni scorsi i dipendenti avevano lanciato l’hashtag #NoiSiamo Melegatti e oggi quell’appello, che era il grido di dolore mentre tutto sembrava bloccato, è stato preso e rilanciato dalla rete. Migliaia di condivisioni e l’impegno di chi lo faceva proprio e lo inoltrava a comperare pandori e panettoni dello storico marchio. Un impegno che è uscito dalla rete e che ora dovrà tradursi in acquisti reali. «In questa straordinaria risposta dei social, ma non solo – ha detto Luca Quagini, direttore generale di Melegatti – c’è la grande forza, il nome di questo marchio che quasi si vende da solo, ma anche il senso di appartenenza che Melegatti rievoca nei veronesi. Alla fine lo storico palazzo in centro, quello con i pandori di marmo, fa parte della nostra storia ed è bello vedere questo attaccamento da parte della gente che, con le proprie opinioni sui social, fa da anello di congiunzione tra la produzione e la grande distribuzione». Le catene dei supermercati rappresentano lo sbocco naturale per panettoni e pandori anche se, la campagna partita in ritardo non ha favorito certo la presenza sugli scaffali dei prodotti Melegatti. «Stiamo lavorando per questo – chiarisce Quagini – cercando di inserire i nostri pandori nella grande distribuzione». Che forse dimostra un minor attaccamento dei veronesi e dei dipendenti a Melegatti. L’obiettivo di questa mini campagna natalizia è quello di produrre e vendere oltre un milione e mezzo di dolci natalizi.
Luca Quagini Ho riscontrato il grande senso di appartenenza che Melegatti rievoca nei cittadini veronesi