«Molestate anche noi» In aula le testimonianze delle consigliere
(l.a.) «È capitato anche a me: non bisogna tacere...» Le consigliere comunali di Verona hanno scelto un modo diverso e per molte forse difficile, per associarsi alla giornata contro la violenza sulle donne. «Un amore che mi voleva diversa, anche con la forza», «Quella trattativa economica in cui un uomo cercò di approfittare di me», «Le molestie psicologiche subìte anche in politica». Con toni commossi, a tratti con parole rotte dall’emozione, in un’aula tutta in piedi, le consigliere di tutti i partiti (Bocchi, particolarmente toccante, Bressan, La Paglia, Padovani, Leso, Adami e Bisinella) hanno denunciato piccole ma anche non piccole violenze da loro subite, facendo votare alla fine una mozione unanime su questo tema. Il consiglio ha poi varato la delibera sull’ingresso dei supertreni Tav in città da ovest (cantiere previsto per il 2026). Sulle balconate, diversi militanti no-Tav. La delibera contiene la richiesta di ottenere dalle Ferrovie una serie di «compensazioni», a partire dalla realizzazione del nuovo grande Parco Urbano all’ex scalo Merci «le cui dimensioni - chiede la giunta - dovranno essere le più ampie possibili, tendendo potenzialmente all’interezza di tale ambito».
Dura l’opposizione alla Tav («opera inutile, costosa e devastante») di Vanzetto e Gennari (M5S), applauditi dalle balconate. Contrario anche Michele Bertucco, che sul tema del Parco ha affermato che la richiesta è quasi identica a quella presentata nell’ultima fase della giunta Tosi. Applausi anche per lui. Astensione di Pd, Verona Civica e tosiani, favorevole la maggioranza. Segala chiude sul Parco, citando Olivetti: «Un sogno sembra un sogno finché non si lavora per realizzarlo». Si vota: 21 sì, 3 no, 7 astenuti.