Corriere di Verona

Ricatto a luci rosse con il test di gravidanza Trentenne denunciata

-

(e.p.) Un mare di «bugie» per costringer­lo a continuare a versarle denaro in cambio del suo silenzio. Un ricatto a luci rosse che aveva provocato nella vittima una situazione di stress vicina al ricovero in ospedale. Un incubo terminato grazie a una donna alla quale il poveretto si era rivolto chiedendol­e un aiuto economico per far fronte all’ennesima richiesta dell’amante. È stata proprio lei, lunedì mattina, ad accompagna­rlo dai carabinier­i della compagnia di Caprino, vedendolo così turbato. Ai militari l’uomo ha raccontato un anno di false promesse costatogli complessiv­amente quasi 4mila euro. Terminato il giorno successivo quando sono scattate le manette nei confronti dell’ex amante, una donna di 30 anni residente fuori provincia, arrestata con le accuse di estorsione e truffa contestate dal pm Gennaro Ottaviano. Lei ieri mattina, davanti al gip Paola Vacca, ha deciso di rimanere in silenzio e al termine della convalida è stata rimessa in libertà con il divieto di avvicinars­i a meno di 500 metri dall’uomo e dalla moglie di questo, oltre a non poterli contattare in alcun modo via telefono o internet. Secondo la denuncia dell’uomo, la trentenne, sua vecchia amica, si era fatta viva nell’estate del 2016, proponendo­gli un contratto di lavoro (inesistent­e) per conto di un’azienda: sarebbero serviti 2.100 euro. Lui era riuscito a racimolarn­e 900. Una volta soli in casa i due si erano lasciati prendere dalla passione. Peccato che, dopo qualche giorno, lei lo ha contattato inviandogl­i la foto di un test di gravidanza positivo e dicendogli che le servivano 500 euro in fretta per abortire. Con la minaccia: «altrimenti racconto tutto a tua moglie». È stato solo l’inizio di una serie di false complicanz­e sanitarie inventate di sana pianta, che hanno indotto l’uomo a consegnarl­e altri soldi. Poi una nuova, «presunta gravidanza», quindi la denuncia e l’arresto.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy