Corriere di Verona

Ultima spiaggia per Pecchia, Hellas obbligato a vincere

Il capitano c’è, Sassuolo crocevia della stagione

- Fontana

L’ultimo allenament­o ha detto che Giampaolo Pazzini c’è: «Abbiamo ancora un po’ di tempo per gestire al meglio la sua condizione», dice Fabio Pecchia. Ieri il Verona ha svolto la rifinitura trasferend­osi da Collecchio a Noceto. Dopo tre giorni di ritiro in provincia di Parma, oggi l’Hellas giocherà con il Sassuolo. I gialloblù vengono da cinque sconfitte consecutiv­e e un altro ko potrebbe condurre all’esonero di Pecchia. Edoardo Reja è il primo candidato al subentro (il tecnico, ben conosciuto da Maurizio Setti, ha dato una disponibil­ità preliminar­e al Verona), più distanti sono le ipotesi Iachini, Colantuono e Guidolin.

Pecchia difende la sua panchina a Reggio Emilia, al Mapei Stadium, e non parla del rischio di essere ai titoli di coda con l’Hellas. Se deve guardare indietro, lo fa per ripensare allo scivolone beffardo di lunedì sera con il Bologna: «Certe sconfitte fanno particolar­mente male perché arrivano dopo buone prestazion­i. A inizio campionato non era così. Perdevamo con margini larghi, la nostra prova non era all’altezza. Adesso, invece, il gioco c’è, il rendimento è positivo». Leggila in un modo, leggila in un altro, l’esito è invariato: il Verona è laggiù, con 6 punti totalizzat­i, penultimo.

Pecchia non si nasconde e per la trasferta di oggi mette in chiaro un aspetto: «Serve esclusivam­ente il risultato. Dobbiamo soltanto risalire in classifica». In caso contrario, l’aria del capolinea si farebbe pesante attorno all’allenatore gialloblù, e questo a prescinder­e dalla bontà della cifra di gioco dell’Hellas.

In ritiro, il Verona ha aumentato l’intensità del lavoro («Sia sul piano tattico che su quello tecnico», precisa Pecchia). Gli unici assenti sono Zaccagni e l’influenzat­o Laner. Nella lista dei 24 convocati da Pecchia per la gara con il Sassuolo figurano anche Moise Kean e Alex Ferrari. Scelta più che altro formale, dato che entrambi non hanno recuperato dai rispettivi infortuni. Potranno sedersi in panchina, ma un loro impiego è un’idea remota: «Abbiamo tante partite in sequenza in questo periodo», dice Pecchia, lasciando intendere che non può permetters­i di azzardare l’inseriment­o di uomini con uno stato di forma traballant­e. Mercoledì è in programma il derby di Coppa Italia con il Chievo, lunedì 4 dicembre il Genoa al Bentegodi, la domenica dopo la sfida alla Spal, a Ferrara.

Ci sarà ancora Fabio Pecchia al timone del Verona, per allora? Tanto, tantissimo passa per Reggio Emilia: «Il Sassuolo è una squadra rodata, che è in Serie A da anni e che ha dei valori, ma noi ce la giochiamo con tutti», spiega. La disponibil­ità del Pazzo, messa in dubbio solamente dal rischio che il fastidio al tendine d’Achille si riacutizzi in queste ore, consentirà a Pecchia di puntare sul 4-3-3 (a centrocamp­o rientra Daniel Bessa), con Cerci e Verde a supporto del capitano, la cui moglie, Silvia Slitti, in questi giorni impegnata in un reality-show con altre consorti di giocatori, ha dichiarato che se l’Hellas si salverà e suo marito segnerà 10 gol smetterà di fumare e di mangiarsi le unghie. Lady Pazzini ne guadagnere­bbe in salute e Giampaolo si prenderebb­e un altro pezzo del cuore di Verona. Restare in A val bene la rinuncia a un viziaccio anche per una bella signora come Silvia.

Fabio Pecchia Serve esclusivam­ente il risultato. Dobbiamo soltanto risalire in classifica

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