Il Chievo e Maran ritrovano la Spal dopo 23 anni
Chievo, l’ex Paloschi osservato speciale
Scontro inedito per la serie A e in B non si sono mai affrontati: Chievo e Spal s’incontrarono infatti l’ultima volta il 23 gennaio del 1994 nel campionato di C1, quando sulla panchina del club della diga sedeva Alberto Malesani. Il Chievo la spuntò grazie a una rete nel finale di Dante Tamagnini e a fine stagione festeggiò la prima storica promozione in serie B. In campo a ringhiare quel giorno c’era proprio lui, Rolando Maran: «Me la ricordo bene. Fu una delle partite più delicate, contro una diretta concorrente. Fu una vittoria importante».
Ventitrè anni dopo, Chievo e Spal si ritrovano una di fronte all’altra nella massima categoria: «Partita altrettanto importante, ricca d’insidie contro una squadra che crea difficoltà a tutti. La Spal è un ottimo complesso, ben organizzato contro il quale da parte nostra servirà una prestazione di livello. Dovremo entrare in campo con la testa giusta».
La vittoria manca da quattro turni, esattamente dal derby con il Verona: un successo farebbe salire il Chievo a quota 20, aprendo nuovi appetibili scenari. Maran è un uomo saggio e non si fa ingolosire. «A me interessa raggiungere la salvezza prima possibile: questa partita è importante ma non rappresenta un bivio. Detto questo, è il momento di spingere con la consapevolezza che se scendiamo campo facendo le cose che sappiamo fare, le possibilità di successo aumentano. La mia squadra ha la capacità di saper leggere le partite». Le forzate assenze di due pezzi pregiati come Castro e Radovanovic impongono altre scelte; tuttavia la coperta è abbastanza lunga, visto che le alternative certo non mancano: «Il “Pata” e “Rado” sono due giocatori indiscutibilmente molto importanti per noi. Non è però mio costume lamentarmi delle assenze; abbiamo ragazzi che vogliono mettersi in evidenza e che possono dare molto. So di poter contare su un gruppo valido. Chi giocherà saprà fornire il suo contributo e non farà rimpiangere nessuno».
Recuperati Dainelli e Gamberini, la difesa è al completo: unico assente Jaroszynski, tornato in permesso in Polonia per motivi personali. Gli occhi della sfida sono puntati sul ritorno da avversario al Bentegodi di Alberto Paloschi, che Maran allenò per pochi mesi al suo arrivo al Chievo a ottobre 2015 fino a gennaio del 2016 quando l’attaccante di Chiari fu ceduto allo Swansea per 10 milioni di euro, la stessa cifra che il Napoli ha sborsato per Roberto Inglese; due belle plusvalenze per le casse del Chievo con Maran alla guida tecnica: «Per me è motivo d’orgoglio aver contribuito alla loro crescita. Tra me e Alberto c’è stima reciproca. Lui è in un momento positivo, cercheremo d’interromperglielo. Riprenda pure a segnare dalla settimana prossima».
L’ultima battuta per i giovani; di Depaoli, Stepinski, e Bastien si è già ampiamente parlato, questa volta tocca a Luca Garritano e Gianluca Gaudino, due arrivi dell’ultima campagna estiva: «Stanno entrambi crescendo. Garritano sta migliorando giorno dopo giorno. Per Gaudino il discorso è un po’ più lungo: il suo è un ruolo più delicato; sta lavorando, ma devo valutare il modo più giusto per poterlo impiegare in questo Chievo». Ora sotto con la Spal: palla al centro oggi pomeriggio alle 18.
Rolando Maran Me la ricordo bene quella gara del ‘94. Una vittoria importante contro una diretta concorrente