Traforo, scontro Tosi-Comune
Infrastrutture Dopo la bocciatura del ricorso di Technital e l’affossamento del progetto, monta la polemica
L’ex sindaco: fanno quello che dice Bertucco. Zanotto: la sua opera, un buco nell’acqua
«Questa è un’amministrazione… bertucchiana, che molto spesso segue pedissequamente le indicazioni di Michele Bertucco (consigliere comunale della Sinistra, ndr), ma che anche per questo fa spesso errori clamorosi». Flavio Tosi e i suoi vanno all’attacco della giunta Sboarina sulla questione del Traforo delle Torricelle, dopo la sentenza del Tar che ha praticamente affossato l’opera-simbolo dei due precedenti mandati amministrativi. L’assessore Zanotto replica: «La verità è che il suo traforo ha fatto un buco nell’acqua».
«Questa è un’amministrazione… bertucchiana, che molto spesso segue pedissequamente le indicazioni di Michele Bertucco (consigliere comunale della Sinistra, ndr), ma che anche per questo fa spesso errori clamorosi». Flavio Tosi e i suoi seguaci vanno al contrattacco sul Traforo delle Torricelle, dopo la sentenza del Tar che ha praticamente affossato l’opera-simbolo dei due precedenti mandati amministrativi. E l’ex sindaco spiega che «la giunta Sboarina segue ad esempio le sciocchezze che vengono dette sull’escussione della cauzione. Vogliono incassare gli 8 milioni da Technital? Facciano pure, ma devono sapere che con Technital e il raggruppamento d’imprese è in corso un contenzioso (visto che si andrà adesso al Consiglio di Stato), sul quale si sarebbe potuto cercare un accordo di transazione, magari (visto che loro stessi dicono che un Traforo lo vogliono comunque e fare) ripartendo dalla seconda parte della gara, cercando una soluzione meno costosa e più sostenibile. Se invece si blocca tutto - afferma Tosi - si riparte davvero da zero: e se da noi era venuto un operatore privato, portando il suo progetto e accollandosi Via, Vas e altro, ora un altro privato, visto l’accaduto, farà gran fatica ad arrivare. E se dovrà fare tutto il Comune avremo costi e tempi assolutamente insopportabili». Tosi ricorda come finora ci sia stata la disponibilità anche di A22 e A4 a dare una mano. I 53 milioni a fondo perduto messi in bilancio da A4 sarebbero ancora recuperabili, a patto di usarli per un’opera viaria. Ma resta il problema dei costi. «La nuova maggioranza – tuona – dice che il Traforo è morto ma che ne farà un altro: se sono sinceri, è meglio che, in queste condizioni, cancellino la seconda parte della frase».
Sul piano politico («poiché – sorride Tosi – perfino Bertucco dice a volte qualcosa di giusto») gli esponenti tosiani (Bozza, Meloni, De Nardi, Barbagallo) elencano puntigliosamente i nomi di tutti coloro che hanno sostenuto e appoggiato il Traforo: da Enrico Corsi, leghista e responsabile del progetto, agli assessori Daniele Polato, Stefano Bertacco, Marco Padovani, dall’intero stato maggiore del Carroccio fino all’ex vicesindaco di Tosi, Stefano Casali. «Adesso, pur di far Vedere che fanno qualcosa di diverso da noi – conclude Alberto Bozza – stanno affossando, senza avere progetti alternativi, il Traforo ma anche l’Arsenale, e mettono a rischio il filobus visto che il parcheggio scambiatore ad ovest (Ca’ di Cozzi) è legato alla realizzazione del Traforo mentre quello ad est è collegato alla realizzazione dell’insediamento La Cercola, che vogliono pure affossare».
A tamburo battente, la replica di Palazzo Barbieri, con l’assessore Luca Zanotto. Che parte da una domanda: «Ma veramente Tosi è convinto che adesso si possano fare tutte le cose che lui avrebbe dovuto fare nei quattro anni precedenti? Dalle carte in Comune – spiega l’assessore leghista - si capiva che quel progetto non poteva andare avanti. Il suo buco delle Torricelle oggi è diventato un buco nell’acqua. È vero – aggiunge Zanotto - che a nord della città abbiamo problemi di traffico, ma la soluzione non va improvvisata». L’assessore ricapitola poi un po’ di storia: «L’aggiudicazione dell’opera è avvenuta nel 2013 e numerose valutazioni del 2014 dimostravano che il progetto era in difficoltà, tanto che la proposta di realizzare il progetto in due fasi (singola e successivamente doppia canna) è stata ritenuta da Anac come difficilmente realizzabile. E l’avvio della decadenza per l’aggiudicazione è stata comunicata il 17 gennaio 2017 per evidente mancanza dei requisiti essenziali». Quanto poi all’infinita querelle sul contributo di A4, Zanotto rileva che «a tutt’oggi, da una verifica fatta con gli uffici, non ci risulta che il Comune abbia mai siglato la necessaria convenzione con l’autostrada per il contributo di 53 milioni di euro».
Flavio Tosi
Se si blocca tutto si deve ripartire da zero: da noi c’era un privato: ora non credo ce ne saranno altri Luca Zanotto
Ma Tosi crede che ora si possano fare le cose che lui avrebbe dovuto fare nei 4 anni precedenti?