Corriere di Verona

Palazzo Barbieri, partono le visite Prime file per vedere le opere

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Sono arrivati subito in parecchi. Disciplina­tamente in coda nell’atrio esterno, poi a colloquio col sindaco in persona, poi tutti dentro, a visitare (per primi) il primo piano di palazzo Barbieri. Dal dopoguerra, questo è stato il vero cuore della politica e del potere cittadino. E da ieri (dopo che Federico Sboarina ha deciso di traslocare al terzo piano) è aperto al pubblico una volta la settimana: per conoscere, come ha spiegato lo stesso sindaco, «per entrare direttamen­te in contatto coi luoghi in cui si prendono le decisioni più importanti sul futuro della nostra città». Sono quindi visitabili, a gruppi, il salone degli Arazzi (dove si svolgevano fino all’estate scorsa le riunioni della giunta municipale), l’ufficio che dal dopoguerra era stato del sindaco (con lo splendido dipinto di Dall’Oca Bianca sopra la scrivania) e l’aula del consiglio comunale. Tra le opere d’arte che da ieri è possibile ammirare da vicino, le due grandi tele in sala Arazzi, «La vittoria dei Veronesi a Vaccaldo su Federico Barbarossa» (opera di Paolo Farinati) e «Cena in casa Levi» (opera della bottega del Veronese) e, nella sala del Consiglio, la tela «Vittoria dei Veronesi sui Benacesi» e l’affresco «Cristo crocifisso tra la Madonna e San Giovanni». Le sale sono visitabili tutti i venerdì di dicembre, escluso il giorno 8, alle 15.30 alle 17 e, a partire da gennaio, ogni primo venerdì del mese sempre alle ore 15.30 e 17 . Prenotazio­ni alla segreteria didattica dei Musei Civici. (l.a.)

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Onori di casa Il sindacoFed­erico Sboarina mentre accoglie i primi visitaori del piano nobile di Palazzo Barbieri

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