Corriere di Verona

Segala: «Il filobus non va avanti? I problemi da risolvere sono molti»

L’assessore: in passato troppe bugie. Corsie preferenzi­ali per i bus

- Samuele Nottegar

VERONA Autobus elettrici in città, alimentati a metano in provincia. Lo scenario, per Verona, è assolutame­nte futuribile; magari non di immediata realizzazi­one, ma comunque tra le possibili evoluzioni del nostro sistema di trasporto pubblico. E poi, una nuova app, che per adesso unisce quasi tutte le aziende di trasporto pubblico venete, per permettere agli utenti di pianificar­e il proprio percorso di viaggio, di acquistare il biglietto on line e di muoversi liberament­e su più linee. Ne hanno discusso, ieri, durante il Festival della Dottrina Sociale, il vicepresid­ente di Ferrovie Nord Milano Fabrizio Garavaglia, l’assessore comunale all’Ambiente Ilaria Segala e il presidente di Atv Massimo Bettarello.

Il tema era, guarda caso, incentrato sulla sostenibil­ità del trasporto di massa e sulle strategie per implementa­re il servizio. Com’è noto, ad inizio anno, Ferrovie Nord Milano ha acquisito il 50% di Atv di proprietà della Provincia di Verona. Ieri è stata anche la prima occasione pubblica per incontrare i vertici del nuovo socio forte dell’azienda di trasporti scaligera che, attraverso il vicepresid­ente Garavaglia, ha precisato: «Nostro obiettivo è portare valore aggiunto in tutte le nostre acquisizio­ni o partecipaz­ioni. Vogliamo mantenere quello che c’è nel territorio e svilupparl­o per creare una rete che vada oltre i confini amministra­tivi e ci permetta di competere con i grandi gruppi europei del settore». Dal punto di vista industrial­e, per Atv, significa la possibilit­à di poter contare su un partner finanziari­amente forte che permetta importanti investimen­ti.

«Guardiamo a interventi innovativi – ha detto il presidente Bettarello – che mirano al migliorame­nto della nostra flotta aziendale. Gli autobus elettrici in città e a metano in provincia possono essere una possibilit­à, ma attenzione perché sostenibil­ità non significa solo nuove tecnologie, ma anche scelte di regolament­azione dei flussi di traffico. Fondamenta­le in questo senso è la realizzazi­one delle corsie preferenzi­ali per i bus». Corsie alle quali, ha garantito l’assessore Segala, la giunta sta lavorando. Questo al netto del percorso del filobus la cui via protetta potrà essere utilizzata anche dagli altri mezzi pubblici. E proprio sui lavori che sembrano andare a rilento del nuovo filobus, Segala ha precisato: «I cantieri sono stati aperti dalla precedente amministra­zione con tantissime tematiche tecniche ancora irrisolte. I problemi sono molti e riguardano tracciati per i quali una soluzione non è definita, ma anche i parcheggi scambiator­i. Il filobus è un’opera che non possiamo non portare a termine, ma prima bisogna risolvere i problemi». E sui tempi lunghi e le attese di anni, ormai, già alle spalle, l’assessore ha lanciato una frecciata alla precedente amministra­zione: «A Verona non si fanno le grandi opere perché sotto ci sono grandi bugie».

Per quanto riguarda il futuro più prossimo, visto che il filobus non sarà realizzato a breve, Bettarello ha precisato che il 13 dicembre Atv, assieme alle altre aziende partner venete, presenterà la nuova app che si chiamerà «Da A a B», «In cui B – ha chiarito Bettarello – è un punto qualsiasi del pianeta». Mentre Garavaglia ha confermato che anche per Atv, così come per Trenord, sarà creato un bilancio di sostenibil­ità con obiettivi e target definiti da raggiunger­e. Con l’anno nuovo, poi, la società lombarda darà vita a una fondazione che sarà a capo di un centro di ricerca dedicato all’innovazion­e del trasporto pubblico.

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A Zurigo Un modello in strada prodotto dalla Hess, l’azienda che dovrebbe rifornire anche il futuro filobus di Verona

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