Corriere di Verona

Nel Pd è Ugoli il favorito come segretario cittadino Provincial­e, Marconi avanti

- L.A. - A.C.

Sarà quasi certamente Luigi Ugoli il nuovo segretario cittadino del Pd veronese. Mentre per la segreteria provincial­e è in corso un duro scontro tra destra e sinistra interna, per l’elezione del responsabi­le politico per il capoluogo non pare ci sia partita. In primo luogo per le caratteris­tiche politiche e umane dello stesso Ugoli (mai schierato direttamen­te per questa o quella corrente, grande pacatezza e tranquilli­tà, infinita capacità di mediazione) ma secondo i più maliziosi anche per il fatto che il suo incarico scadrà un anno prima delle prossime elezioni comunali veronesi. E quando si tratterà di decidere i prossimi candidati a Palazzo Barbieri, lì il gioco diventerà più duro e i duri cominceran­no a giocare.

Ugoli ha 60 anni, è sposato con Luisa ed ha tre figli di 26, 24 e 20 anni: avvocato, è molto legato al mondo cattolico, in particolar­e alle Acli. È stato capogruppo a Palazzo Barbieri (dopo la rottura del Pd con Bertucco) ed anche segretario provincial­e. Sul rapporto tra Pd e giunta Sboarina, Ugoli ha spiegato ieri che «al netto di alcune discontinu­ità rispetto al passato, si profila un governo cittadino che su alcuni temi (immigrazio­ne, diritti civili, tolleranza, razzismo, feste naziste…) è a trazione leghista e rischia d’essere ancora più di destra e qualunquis­ta della precedente amministra­zione, mentre al suo interno trova sempre più spazio anche la destra estrema». A sfidare Ugoli sarà Lorenzo Dalai, consiglier­e comunale a Erbezzo.

Intanto, il congresso provincial­e è già cominciato dai circoli, chiamati ad eleggere i delegati che poi, nel corso dell’assemblea provincial­e eleggerann­o il segretario provincial­e. Al momento, quando il 15 per cento dei circoli hanno votato, è in vantaggio Claudio Marconi con il 59 per cento, segue Valeria Pernice con il 27 per cento e Massimo Lanza con il 14 per cento. Quest’ultimo è il candidato della minoranza «orlandiana», i primi due sono renziani pur con sfumature diverse. Alla fine, dovrebbe essere proprio un testa a testa tra Marconi e Pernice.

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