«Verona Minor Hierusalem» festeggia un anno di vita: 83 mila i visitatori e 380 i volontari impiegati
Ieri ha festeggiato il suo primo compleanno, fra novità e soddisfazioni. A un anno esatto dall’inaugurazione, «Verona Minor Hierusalem» con Philippe Daverio e la chiesa di San Giorgio in Braida affollata all’inverosimile, il quartiere alla sinistra dell’Adige, stretto tra Borgo Trento, il colle di San Pietro e Veronetta, ha contato 83 mila visitatori, di cui il 27 per cento stranieri, ma gli altri sono per lo più i veronesi stessi che hanno così acquistato una cittadinanza in più, quella della città Celeste, divenendo neocittadini di quella piccola Gerusalemme che l’Arcidiacono Pacifico volle realizzare a Verona per chi non poteva mettersi in viaggio per la Terra Santa. Una profezia che si compie, dunque. Al progetto, promosso dalla Diocesi e sostenuto dalla Banca Popolare di Verona Banco BPM - deve tutta la sua forza ai 380 volontari che in questi mesi si sono messi a disposizione del pubblico per far scoprire le chiese nascoste più belle e pregne di significato e di storia della città. Proprio per festeggiare il primo anniversario, «Verona Minor Hierusalem» ha in programma un convegno il 16 dicembre, in Gran Guardia: «Una piccola Gerusalemme a Verona, compimento di una profezia» con una lectio magistralis dello storico medioevalista Franco Cardini.