Corriere di Verona

La carica di Sorrentino «Chievo, vinciamo anche questo derby»

- Lorenzo Fabiano

Allacciate le cinture, Air Chievo decolla: 20 punti, nono posto in classifica in compagnia di Milan e Bologna, davanti a signorie del calcio italiano come Torino, Fiorentina, e l’Atalanta europea. Occhio alla tabelle: per ritrovare il Chievo così in alto dopo 14 giornate bisogna risalire fino al campionato 2005/06, quando la squadra allenata allora da Bepi Pillon con la bellezza di 24 punti occupava la sesta posizione in classifica. A fine stagione i punti totalizzat­i furono ben 54; grazie alle sentenze di Calciopoli, il Chievo scalò dal quinto al quarto posto, guadagnand­osi lo storico accesso ai preliminar­i di Champions League, dove sarebbe poi stato eliminato dai bulgari del Levski Sofia. Dodici anni dopo, la diga si assesta in lista d’attesa davanti ai cancelli dell’Europa. Vero, che le prossime due avversarie in calendario si chiamano Inter e Roma, ma intanto Maran e la sua truppa hanno di che sorridere. Al di là dei numeri, è il modo in cui la squadra ha conquistat­o i tre punti sulla Spal ad alimentare l’ottimismo. È stato un Chievo a due facce: troppo brutto per essere vero nel primo tempo; corrispond­ente al suo identikit nel secondo. Dopo 45 impalpabil­i minuti in soggezione di un’ottima Spal, nella ripresa la squadra, spinta dalla carica di capitan Pellissier, ha ribaltato il risultato grazie alla doppietta di Inglese. Il successo è una prova di maturità del gruppo, che in un momento molto difficile, quando stava per andare alla deriva è riuscito a mantenere la lucidità necessaria e trovare quindi la forza di raddrizzar­e un partita che sembrava davvero storta. A tenere il Chievo in vita nel primo tempo, è stato Stefano Sorrentino (in foto), autore di tre prodigi nel giro di pochi secondi su Bonazzoli, Rizzo e Grassi. Che i tre punti siano nei suoi guantoni, oltre che nei piedoni di Inglese, è fuor di dubbio. «Se abbiamo incontrato delle difficoltà - dice - il merito è della Spal. Noi siamo stati bravi a rimanere uniti e rimontare. Nell’intervallo il nostro allenatore ha toccato i tasti giusti e ci siamo messi a posto. Le mie parate? Sono tutte importanti, conta di più non prendere gol». Domani sarà di nuovo derby, questa volta di Coppa: «È il terzo dell’anno e il secondo della stagione. Il primo lo abbiamo vinto, ora sarà bello provare a rivincerlo: è la gara più importante dell’anno: affrontarl­o dopo questa vittoria ci dà ulteriore carica».

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