Corriere di Verona

Colonna sonora del Risorgimen­to con i «Virtuosi»

Martedì serata musicale insieme ai Virtuosi del Teatro alla Scala di Milano In programma un’escalation di big (e patriottis­mo) da Verdi a Paganini Fra i grandi talenti sul palco la violinista Marzadori e il clarinetti­sta Meloni

- Matteo Sorio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Lei, Laura Marzadori, bolognese, classe ’89, cresciuta ammirando Anne Sophie Mutter («ha fatto un pezzo della storia del violino, veramente geniale») e capace, a soli 25 anni, di vincere, con giudizio unanime della commission­e presieduta da Daniel Barenboim, il concorso internazio­nale per primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

Lui, Fabrizio Meloni, che dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonic­a della Scala è primo clarinetto dal 1984 («ci fu un’audizione per dieci clarinetti­sti, nomi importanti, io ero il più giovane, 19enne: feci un buon esame, in commission­e c’era Muti, ebbi il contratto per un anno cui seguì il concorso vero e proprio, che vinsi») e ha collaborat­o con solisti internazio­nali tra cui Canino, Lonquic, Campanella, Schiff, Gulda, Gruberova e lo stesso Baremboim. E dunque: Marzadori e Meloni sono i solisti di spicco della serata di dopodomani, ossia martedì, ore 20.30, al Teatro Ristori, nel terzo evento della stagione concertist­ica con I Virtuosi del Teatro alla Scala di Milano. «Un fiore all’occhiello, I Virtuosi», come spiegano dal Ristori, «nato a Milano all’interno dell’Orchestra e della Filarmonic­a e costituito dalle sue prestigios­e prime parti». Concerto

I Virtuosi del Teatro alla Scala di Milano martedì al Ristori: suoneranno i grandi dell’800

Interpreti d’assoluto rilievo, allora, e un programma particolar­e, perché la serata «presenta alcune composizio­ni cameristic­he dei più importanti autori italiani dell’800 le cui opere furono centrali per il movimento risorgimen­tale». Cinque, le partiture in scaletta (biglietto intero a 27 euro, 10 euro per gli under 18, 15 euro tra i 19 e 30 anni, 20 euro per gli over 65).

Si parte – vedi il programma – da Donizetti e il suo «Quartetto n. 17 in Re Magg. (trascri-

zione per orchestra d’archi)». Si prosegue con Bottesini e l’«Andante sostenuto per archi». Avanti ed ecco Verdi, «Fantasia su “Traviata” e “Rigoletto” di Donato Lovreglio per clarinetto e archi (revisione di Andy Pec)». Quindi Paganini: «Introduzio­ne, Tema

con Variazioni sulla Preghiera “Dal tuo stellato soglio”, dal “Mosè in Egitto” di G. Rossini per violino e orchestra».

E infine ancora Verdi, con il «Quartetto per archi in mi minore (1873) in versione per orchestra d’archi di Toscanini nel 150esimo anniversar­io dalla nascita». Ricapitola­no gli organizzat­ori: «Le pagine di

Bottesini, per la prima volta

eseguito a Verona, di Donizetti, le variazioni su temi di Rossini e Verdi, sono tra le perle

della musica cameristic­a dell’Ottocento strumental­e italiano in grado di proporre un percorso, poco frequentat­o ma molto significat­ivo, nella costruzion­e di un’identità nazionale: oltre a ciò, l’omaggio a quei musicisti e compositor­i molto legati al Teatro alla Scala e al grande Maestro Toscanini».

Quella Scala da cui arrivano, come detto, i Virtuosi, cioè «un affermato gruppo di musicisti, dal repertorio ampio e versatile, che si sono esibiti nei più importanti teatri, festival e sale da concerto in Italia e all’estero, di far e che musica sentono insieme l’esigenza per condivider­e l’esperienza artistica maturata in decenni di collaboraz­ione con i più famosi direttori del mondo».

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