Uno dei saggi di Zaia «Difficile ottenere i 9/10 delle tasse»
Stevanato: si rischia di far saltare il tavolo. Il nodo dei tempi stretti e il ruolo dei tecnici della Regione
«Difficilmente la proposta di trattenere i 9/10 delle tasse arriverà fino in fondo perché su questo tema il governo ha fatto muro e se ci impuntiamo col “prendere o lasciare” è sicuro che lasciano». Così il professor Dario Stevanato, uno dei «saggi» del governatore Zaia al tavolo con Roma.
Apertura sul criterio della spesa pro capite.
La partita, adesso, è nelle loro mani. E i tecnici, silenziosi sherpa che stanno accompagnando il governatore Luca Zaia e il sottosegretario Gianclaudio Bressa nella trattativa per l’autonomia, si sono già messi al lavoro. Il tempo, d’altra parte, stringe: «la politica» intende chiudere entro il 15 di gennaio, e questo sembra essere l’aspetto che più preoccupa «i saggi».
«Ci siamo rimboccati le maniche - spiega Chiara Cacciavillani, professoressa di diritto amministrativo del Bo di Padova e componente della delegazione del governo - ma qui nessuno ha la bussola che indica con chiarezza la direzione da prendere, stiamo procedendo su un terreno inesplorato, con entusiasmo perché da qui può iniziare la più grande stagione riformatrice degli assetti istituzionali dello Stato nella storia della Repubblica». Accanto a quello dei «professori», fondamentale sarà il lavoro dei dirigenti e dei quadri dei diversi settori della Regione e dei ministeri che via via verranno coinvolti, perché è evidente che quando si tratterà di affrontare «la scuola», oppure «l’ambiente», saranno loro a stabilire su quali temi procedere oppure no, indicando la via alle delegazioni ed al tavolo di coordinamento (basti pensare che le 23 competenze chieste dal Veneto allo Stato «esplodono» a loro volta nel testo di legge in una miriade di sottocompetenze che alla fine assommano ad oltre 50 pagine).
Oltre alla definizione dei temi, essenziale sarà quello delle risorse, come spiega Dario Stevanato, professore di diritto tributario dell’università di Trieste e membro della delegazione di Zaia: «Il governo intende posporre la definizione della quantità e della modalità del finanziamento all’individuazione delle competenze, ma a mio avviso meglio sarebbe procedere di pari passo, stabilendo via via le fonti a cui attingere e le somme da stanziare». Stevanato ammette che «difficilmente la proposta di trattenere i 9/10 delle tasse arriverà fino in fondo, perché su questo il governo ha fatto muro e se ci impuntiamo col “prendere o lasciare”, è sicuro che lasciano; noi di certo non accetteremo il criterio della spesa storica, che penalizza il Veneto virtuoso, mentre a mio avviso si può ragionare su quello della spesa media pro capite, a cui vorrebbe ricorrere anche la Lombardia». Martedì e mercoledì, a Roma, sono convocati i primi tavoli tematici e forse se ne saprà qualcosa in più.
Intanto, a dispetto della pax sancita venerdì da Bressa e Zaia, Lega e Pd sul tema continuano a cercare la rissa. Bottacin attacca il governo per i «regali a Trento e Bolzano» (articolo a lato), intanto il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato, sferza: «Sono stupefatto che la trattativa con il governo venga fatta a qualche settimana dal voto, mi sembra solo uno spot elettorale. Chiederei poi al Veneto di esercitare nella maniera giusta le deleghe che sono già in suo possesso e che non sempre sono state gestite in maniera efficiente».