Asburgo, Aragona: nobili e corone alle nozze di Canossa
Nozze da principessa per Claudia di Canossa, figlia dei marchesi di origini veronesi Sigifredo e Ghilla, e Raffaele Maria Maiorana, presidente di Confagricoltura Giovani. Al matrimonio hanno partecipato principi e discendenti delle casate reali, dagli Asburgo agli Aragona.
Un matrimonio all’insegna della bellezza e dell’amore per la città, quello che ieri ha visto come protagonisti Claudia di Canossa, figlia dei marchesi Sigifredo e Ghilla Gaetani dell’Aquila d’Aragona, originari di Verona e Raffaele Maria Maiorana, Presidente di Confagricoltura Giovani, proprietario terriero in Calabria. La sposa è arrivata a bordo del taxi acqueo «Amore», lo stesso di George Clooney e Amal che a Venezia ha fatto scuola, subito imitata da Alvaro Morata e Alice Campello lo scorso giugno.
La cerimonia si è svolta all’interno della Chiesa dei Gesuiti, illuminata e decorata da un centinaio di rose rosse e a celebrare le nozze è arrivato da Roma il cardinale Giovanni Battista Re, vice-decano del collegio cardinalizio. Un vestito da principessa per la sposa, che per l’occasione ha scelto un abito firmato Balestra con un lunghissimo strascico: complici i piccoli paggetti, le damigelle, le voci del coro La chiusa di Volargne (scelto anche dalla sorella Costanza per il suo matrimonio sul lago di Garda) e i dieci testimoni, l’atmosfera che si respirava era proprio quella di una fiaba. Più di 650 gli invitati: tra loro la jeunesse dorée d’Europa, la gioventù dorata europea ma con amici arrivati da Hong Kong, discendenti reali come Karl von Habsburg (Carlo d’Asburgo) e la principessa Ruspoli, Augusto Ruffo di Calabria con la moglie Tana Windisch Graetz, e personaggi del mondo del collezionismo d’arte, dell’economia, della moda, come Paolo Scaroni, ex amministratore delegato di Enel ed ENI, Marco Alverà, amministratore delegato SNAM, la stilista Luisa Beccaria, Carla Plessi, Francesco Longanesi Cattani del gruppo Prada, l’editore Carlo Perrone e la moglie Polissena Di Bagno. Insieme agli imprenditori delle scarpe e appassionati d’arte Luigino e Roberta Rossi e alla designer della moda Viola Arrivabene. Al termine del rito nuziale conclusosi sulle note di una marcia nuziale come da migliore tradizione, gli sposi sono stati accolti a ritmi di tamburo, tra petali di rose rosse, lanci di riso e le grida festanti degli invitati che hanno affollato il piazzale antistante la Chiesa. Poi un brindisi con prosecco e vin brûlé e la festa è continuata alla scuola Grande della Misericordia, per l’occasione illuminata a festa e allestita come un giardino d’inverno, con una suggestiva scenografia fatta di alberi rossi e tavoli d’orati, ciascuno con il nome di una delle città invisibili che popolano il meraviglioso universo di Calvino. Anche il menù era all’insegna della grande tradizione veneziana e di un nome che in città è un mito, quello di Arrigo Cipriani e del suo «Harry’s Bar»: tra le pietanze proposte l’antipasto di piovra, il risotto primavera, pesce cucinato alla Carlina e il dolce. Le bomboniere in vetro a forma di sfera sono state realizzate in collaborazione con la scuola dell’abate Zanetti, a coronare un legame con l’artigianato artistico e la miglior tradizione cittadina cui ha fatto da eco anche l’istituzione di una borsa di studio voluta dalla sposa - già studentessa di Architettura a Venezia - destinata gli allievi più meritevoli dei corsi di vetro. Nella lista nozze gli sposi hanno voluto veder accresciuto il loro Fondo Arte, con opere provenienti dalla Galleria Magazzino di Alessandro Piangiamore e dalla Galleria Spazio Nuovo di Marco Maria Zanin.
Lista nozze
Gli sposi hanno espresso il desiderio di vedere accresciuto il loro fondo Arte