Arena, da Orazi a Meli e Terracini Sovrintendenza, primi curriculum
Polemici i tosiani sull’extra lirica: «Ma qual è il ruolo di Mazzi?»
Ore febbrili in Fondazione Arena. Palazzo Barbieri ha annunciato che il nuovo Consiglio d’Indirizzo è praticamente fatto: i due rappresentanti del Comune sono già stati scelti dal sindaco, hanno dato il loro assenso e saranno nominati prima del 23 dicembre (scadenza di mandato del sovrintendentecommissario, Giuliano Polo). Per la sovrintendenza, gran favorito lo stesso Polo, con Cecilia Gasdia direttore artistico. Ma per il primo e più importante incarico sarebbero disponibili anche altre candidature. Con curriculum di rilievo. Ci sarebbero tra gli altri quelli dell’ex sovrintendente areniano Claudio Orazi (2002-2008), dell’ex sovrintendente della Scala di Milano Mauro Meli, del direttore artistico dell’Opera Australia, Lyndon Terracini.
E intanto è polemica anche sull’extra lirica. Risultano già in arrivo Claudio Baglioni in aprile, Jovanotti e Sam Smith in maggio, i Deep Purple il 18 luglio. «Il L’anfiteatro L’ultimo allestimento del Nabucco in Arena durante il festival lirico estivo sindaco aveva promesso che luglio e agosto sarebbero stati riservati solo all’opera lirica – ricorda il capogruppo tosiano Alberto Bozza – ma non ci pare s’intenda mantenere la promessa. E poi – aggiunge – piacerebbe sapere chi stila questo cartellone: ormai da più fonti ci giunge notizia che Gian Marco Mazzi (l’ex direttore artistico del Festival di Sanremo che già collaborava con Girondini agli albori di Arena Extra ndr) da tempo stia incontrando i vari produttori di
Un altro membro sarà indicato dal Comune e nominato dal ministero per supplire all’assenza del rappresentante dei soci privati artisti nazionali e internazionali, di spettacoli proprio sulla programmazione in Arena. Ma che ruolo ha Mazzi? Qual è l’incarico che ha ricevuto? E quando Mazzi incontri i produttori per parlare di produzioni o spettacoli in Arena e a Verona il Comune è tutelato da un patto di riservatezza? Su questo – conclude Bozza – chiederemo lumi nelle apposite sedi». Sul tema interviene anche Michele Bertucco, secondo il quale «l’indicazione del rappresentante comunale nel Consiglio di Indirizzo deve seguire criteri di reale competenza e professionalità e non cedere, come ha già fatto la Regione, ai soliti criteri di fedeltà politica. Per quanto riguarda il sovrintendente, - afferma Bertucco - il metro di paragone è dato dai risultati già ottenuti dal sovrintendente Polo che ha saputo risollevare la Fondazione dall’azione demolitoria di Tosi e Girondini».