Amt, Ederle a Bertucco «Fai il paladino di Barini»

(l.a.) Polemica senza fine sulle gestioni (di ieri e di oggi) di Amt. Dopo il duro scambio di accuse tra il presidente Francesco Barini (che promette rivelazioni «al cianuro» per il 15 dicembre) e le repliche del suo predecessore, Stefano Ederle (affiancato dal vice, Emanuele Tosi), Michele Bertucco aveva parlato di «messaggi massonici» tra i due. Ma Ederle non ci sta. E ribatte che «Bertucco, dopo gli incontri con Polato e Sboarina in campagna elettorale, ora si erge persino a difensore di Barini, presidente di Amt indicato da Polato, dicendo solo assurdità: le sponsorizzazioni – dice Ederle - non le trova sul sito trasparenza di Amt, come da lui richiesto, per il semplice fatto che il mio cda non ne ha mai fatte, ma le ha abolite insieme a tutti gli altri privilegi: tablet, telefonino rimborsi spese, cene e quant’altro. Inoltre – tuona Ederle - non prendo alcuna lezione di legalità da Bertucco: il cda da me presieduto e il collegio sindacale di Amt, hanno sempre adempiuto ai propri obblighi di legge, segnalando quanto di dovere presso le autorità competenti. Messaggi massonici? Forse Bertucco, consigliere di opposizione, dormiva o ha fatto lo struzzo quando la questione dell’ospitalità a Verona a spese di Amt della delegazione di Panama e dello studio Fonseca, coinvolto poi nello scandalo Panama-papers, è uscita più volte sulla stampa, anche grazie al parlamentare veronese Fantinati (M5S). Infine, - afferma Ederle - la mancata entrata di euro 90.000, in base a non si sa quale indice di riferimento, è una bufala grave con cui non solo si cerca di screditare il mio cda, ma infanga tutta Amt che Barini dovrebbe rappresentante in tutt’altro modo».