L’ira degli ambulanti «Montati fra la folla»
(d.o.) Nel giorno della «marea umana» c’è chi era indaffarato a montare bancarelle, sistemare tende e gazebi, scaricare furgoni e controllare la merce. Non poteva esserci data peggiore per il cambio della guardia in piazza Bra: gli stand (non tutti) di dolci sospesi per gran parte del pomeriggio, per poter consentire l’arrivo delle bancarelle di Santa Lucia, che rimarranno fino a mercoledì (il 13, per l’appunto) incluso. Il problema è stato proprio questo: le operazioni di montaggio sono state fatte mentre il centro era in mano agli avventori arrivati per gli altri mercatini. E così i titolari dei banchetti hanno dovuto armeggiare in mezzo alla folla, con tanto di materiali (tra cui cavi e pezzi di legno) in mezzo alla strada. Un pericolo (anche se nessuno si è fatto male) per quanti passavano e uno stress per i commercianti che scommettono su quello che è storicamente il primo - l’originale mercatino natalizio della città. Le operazioni sono andate avanti fino a sera inoltrata, iniziando, come previsto alle 14. Due ore per permettere ai commercianti della mattina (che ritorneranno domani) di liberare lo spazio necessario. Dalle 16 in poi l’arrivo di quelli «nuovi», con qualche difficoltà, dal momento che in Bra, naturalmente, dovevano arrivare con i furgoni, superando con qualche gimcana, i jersey nel frattempo spostati dall’inizio del Liston, fino ai portoni della Bra, per consentire il posizionamento anche all’altezza dell’incrocio con via Roma. Qualche disagio, insomma, c’è stato. Anche perché l’attesa per entrare con i furgoni è stata molto lunga. «Potevano lasciarci montare alla mattina, o anche nella notte - dice Carmelo da Catania, titolare di un banchetto - così ci abbiamo messo di più». «C’è stato il rischio di creare qualche intralcio - aggiunge Raffaele Cacace, da Latisana, presente alla fiera di Santa Lucia da vent’anni con i suoi guanti di pelle - è anche vero che hanno applicato le regole di sempre, ovvero hanno permesso di montare i mercatini il giorno dopo l’Immacolata, ma si sapeva che il sabato è una giornata particolarmente critica». C’è anche chi non batte ciglio: «È stato tutto come il solito, per noi non fa differenza - asserisce un venditore di giocattoli di Moglia, nel Mantovano - normale amministrazione». Qualche mal di pancia l’avevano denunciato, la settimana scorsa anche quanti ieri sono stati costretti a interrompere l’attività, per consentire l’installazione delle nuove bancarelle. «Per fortuna ci hanno lasciato recuperare parte della giornata - afferma Holler Meneghelli - si sapeva che quello di oggi (ieri, ndr) sarebbe stato un giorno clou della stagione».In chi era presente ha fatto affari. E i pochi chioschi che sono riusciti ad aprire in tempi utili sono stati subito attorniati da curiosi: per il resto, Santa Lucia punterà sulla tradizione: oggetti per la casa, accessori di abbigliamento. Nella speranza di risultare ancora competitiva.