Scontro salvezza, l’Hellas con Pazzini sfida la Spal
Reduce da sei sconfitte nelle ultime sette gare il Verona cerca punti a Ferrara dopo la beffa interna con il Genoa. Pazzini recupera, rebus in attacco: Valoti o Kean al fianco di Cerci?
Prima notizia, per nulla scontata: Giampaolo Pazzini c’è. Il capitano, dopo i guai fisici che l’hanno afflitto nelle ultime settimane, ieri si è allenato col resto del gruppo del Verona a Peschiera del Garda e Fabio Pecchia l’ha selezionato per la trasferta di Ferrara. Seconda notizia, che è una sorpresa dimezzata: Bruno Zuculini è stato convocato. Salvo esigenze incalcolabili, resterà comunque in panchina. Il problema ai flessori non è rientrato: «Non è niente di grave, ma non possiamo rischiarlo», spiega Pecchia.
Negli occhi del tecnico gialloblù resta la rabbia per la sconfitta con il Genoa, ma si riflette anche la fame di andarsi a riprendere subito quel che è sfuggito lunedì: «Adesso dobbiamo raccogliere», fa il tecnico dell’Hellas. Un anno e più fa, allo stadio intitolato al grande Paolo Mazza, il Verona giocò una delle migliori gare della stagione della promozione, vincendo per 3-1 in capo a una prova scintillante: «Questo è il passato», taglia corto Pecchia, che adesso deve maneggiare una situazione di classifica delicata, seppure non critica.
L’Hellas ha perso sei delle ultime sette partite, ha traballato ed è scivolato, ma non è crollato. La linea della salvezza è a portata di mano e il transito sul campo della Spal suona come uno snodo dalla triplice importanza.
Perché è uno scontro diretto, perché serve un nuovo scatto per rialzarsi, perché c’è da allontanare la botta morale dell’immeritato ko con il Genoa. Pecchia, tuttavia, precisa: «Non è una partita diversa dalle altre. I punti in palio sono sempre quelli, e noi dobbiamo cercare di prenderli contro ogni avversario, che si tratti della Spal come della Juve». Messaggio chiaro, al via di un tour de force che nel giro di venti giorni, porterà il Verona a giocare per cinque volte. La Spal, dunque, e dopo il doppio impegno con il Milan della settimana prossima tra Coppa Italia e campionato, l’Udinese e la Juventus, per arrivare alla boa del girone d’andata. L’Hellas, perlomeno, si trova con la rosa che, eccezion fatta per Zaccagni, è al completo: «Non mi era mai capitato di avere così tante possibilità di scegliere. Chi in difesa tra Heurtaux, Caracciolo e Ferrari? Non c’è una coppia migliore dell’altra, sono tutte affidabili», dice Pecchia, che intanto valuta come sostituire Zuculini a centrocampo. Bessa e Fossati sono in ballottaggio, con un leggero vantaggio per il primo. Romulo tornerà al ruolo di ala destra, con Verde dall’altro lato. Poi, ecco il rebus in attacco. Pazzini non può essere al pieno della forma dopo le turbolenze fisiche che ha superato. Pecchia è solleticato dall’idea di ripartire dal duo Cerci-Valoti, ma è tentato dall’inserimento di Kean: «Lui insieme a Cerci in avanti? Potrebbe essere», accenna il tecnico gialloblù, e a sentirlo non sembra che la sua sia soltanto una concessione agli obblighi della pretattica. Nel 3-1 del 20 settembre 2016 la mossa a sorpresa fu l’impiego dall’inizio di Valoti, che segnò una doppietta. Pecchia studia come sbalordire ancora (e battere) Leonardo Semplici. Se è vero che i punti a disposizione sono sempre tre in ogni partita, quelli di oggi pesano di più.
Pecchia Quella con la Spal è una sfida che vale tre punti come tutte le altre