Lo studio sulle fragole e i benefici per la salute Il professor Battino tra le menti scientifiche più influenti nel mondo
Per il terzo anno consecutivo Maurizio Battino, professore di Biochimica nella facoltà Medicina dell’Università Politecnica delle Marche, è stato indicato come una delle menti scientifiche più influenti del mondo. Veronese di borgo Trieste, il professor Battino è entrato nella lista ridotta stilata dall’agenzia scientifica Clarivate Analytics come uno dei migliori cervelli a livello internazionale. A confermare la sua influenza a livello scientifico le citazioni dei suoi studi da parte di colleghi e ricercatori di tutto il mondo che lo hanno fanno entrare nel ristrettissimo novero degli «Highly Cited Researcher», cioè di quell’1% dei ricercatori più noti e studiati nel pianeta.Battino, 56 anni, laurea in Scienze biologiche a Bologna, dottorato a Catania e laurea Honoris causa in Medicina dall’università Carol Davila di Bucarest, è noto per le sue ricerche nel campo della nutrizione e degli studi legati alle ricadute delle sostanze bioattive di origine vegetale sulle malattie. In particolare, le sue ricerche si sono concentrate sulle relazioni esistenti tra cibi e invecchiamento, sullo studio dell’alimentazione legata alle malattie parodontali, alla fibromialgia, alle malattie cardiovascolari, all’obesità e al cancro al seno.Molto conosciuto il suo studio che
Battino In Italia si investe ancora troppo poco nella ricerca
mette in relazione il consumo di un particolare tipo di fragole, brevettate dai colleghi di Agraria e comunemente in vendita, con la riduzione del colesterolo, dei trigliceridi e con la capacità di regolare la glicemia. «Di recente – spiega il professore – abbiamo anche dimostrato la capacità di queste molecole vegetali di interferire con la riproduzione delle cellule tumorali soprattutto per quanto riguarda il cancro al seno. Ma verificare questi dati non era sufficiente: era necessario capire quali sono i meccanismi che portano a tali effetti. Stiamo lavorando a questo e la buona notizia è che abbiamo trovato come questi interruttori vengono attivati». Le ricerche del prof Battino continuano e stanno interessando altri cibi, ad esempio il miele soprattutto quello «scuro», dalle grandi qualità multifunzionali. Tuttavia, c’è un po’ di rammarico nella tripletta di Battino: «Sono davvero molto orgoglioso e rappresenta una conferma del grande lavoro svolto con il mio gruppo di ricerca, ma in Italia abbiamo un numero troppo esiguo di nomi in lista: sono appena 50, di cui la metà è stata nominata per tre anni di fila. Paesi molto più piccoli di noi vantano lo stesso numero, perché investono in ricerca ben più dell’Italia».