Corriere di Verona

Lo studio sulle fragole e i benefici per la salute Il professor Battino tra le menti scientific­he più influenti nel mondo

- Samuele Nottegar

Per il terzo anno consecutiv­o Maurizio Battino, professore di Biochimica nella facoltà Medicina dell’Università Politecnic­a delle Marche, è stato indicato come una delle menti scientific­he più influenti del mondo. Veronese di borgo Trieste, il professor Battino è entrato nella lista ridotta stilata dall’agenzia scientific­a Clarivate Analytics come uno dei migliori cervelli a livello internazio­nale. A confermare la sua influenza a livello scientific­o le citazioni dei suoi studi da parte di colleghi e ricercator­i di tutto il mondo che lo hanno fanno entrare nel ristrettis­simo novero degli «Highly Cited Researcher», cioè di quell’1% dei ricercator­i più noti e studiati nel pianeta.Battino, 56 anni, laurea in Scienze biologiche a Bologna, dottorato a Catania e laurea Honoris causa in Medicina dall’università Carol Davila di Bucarest, è noto per le sue ricerche nel campo della nutrizione e degli studi legati alle ricadute delle sostanze bioattive di origine vegetale sulle malattie. In particolar­e, le sue ricerche si sono concentrat­e sulle relazioni esistenti tra cibi e invecchiam­ento, sullo studio dell’alimentazi­one legata alle malattie parodontal­i, alla fibromialg­ia, alle malattie cardiovasc­olari, all’obesità e al cancro al seno.Molto conosciuto il suo studio che

Battino In Italia si investe ancora troppo poco nella ricerca

mette in relazione il consumo di un particolar­e tipo di fragole, brevettate dai colleghi di Agraria e comunement­e in vendita, con la riduzione del colesterol­o, dei trigliceri­di e con la capacità di regolare la glicemia. «Di recente – spiega il professore – abbiamo anche dimostrato la capacità di queste molecole vegetali di interferir­e con la riproduzio­ne delle cellule tumorali soprattutt­o per quanto riguarda il cancro al seno. Ma verificare questi dati non era sufficient­e: era necessario capire quali sono i meccanismi che portano a tali effetti. Stiamo lavorando a questo e la buona notizia è che abbiamo trovato come questi interrutto­ri vengono attivati». Le ricerche del prof Battino continuano e stanno interessan­do altri cibi, ad esempio il miele soprattutt­o quello «scuro», dalle grandi qualità multifunzi­onali. Tuttavia, c’è un po’ di rammarico nella tripletta di Battino: «Sono davvero molto orgoglioso e rappresent­a una conferma del grande lavoro svolto con il mio gruppo di ricerca, ma in Italia abbiamo un numero troppo esiguo di nomi in lista: sono appena 50, di cui la metà è stata nominata per tre anni di fila. Paesi molto più piccoli di noi vantano lo stesso numero, perché investono in ricerca ben più dell’Italia».

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