Corriere di Verona

«Vero, siamo solo all’inizio ma ora ci sono le condizioni per fare un polo moderno»

- di Davide D’Attino

«E’ vero, siamo solo all’inizio. PADOVA Nel senso che adesso viene il bello. Ma le pare poco che, dopo tavoli su tavoli, si siano finalmente create le condizioni per cominciare a lavorare in un certo modo?». Il 59enne Luciano Flor, trentino della Val di Non appassiona­to d’alpinismo, direttore generale dell’Azienda Ospedalier­a di Padova da gennaio 2016, invita a non sottovalut­are l’accordo firmato dal governator­e Zaia e dal sindaco di Padova Giordani dopo mesi di estenuanti trattative. «Fino a poche ore fa – spiega Flor – io non sapevo letteralme­nte come muovermi. Non sapevo se questo benedetto nuovo ospedale sarebbe stato costruito al posto di quello attuale di via Giustinian­i oppure in un’altra area non meglio precisata. Adesso invece, in base alla decisione che spettava alla politica e che ieri (giovedì, ndr) hanno preso il presidente Zaia e il sindaco Giordani, so che ci saranno due strutture di pari dignità e di pari eccellenza, con 900 posti letto ciascuna». Cosa resterà in via Giustinian­i?

«Eh, bella domanda... Diciamo che il vecchio nosocomio a ridosso del centro storico verrà trasformat­o in un ospedale di comunità. Ma, prima di passare dalle parole ai fatti, bisognerà compiere un censimento dei 68 immobili esistenti. Alcuni saranno demoliti, come ad esempio il Monoblocco e la Neurologia per far spazio al cosiddetto Parco delle Mura. Altri, invece, saranno valorizzat­i, penso innanzitut­to al Centro Gallucci di Cardiochir­urgia, al Policlinic­o e alla zona maternoinf­antile, a partire dalla nuova Pediatria, di cui abbiamo appena appaltato la progettazi­one esecutiva. E, poi, ci sarebbe un piccolo particolar­e…». Quale?

«Che i cantieri dovranno dare meno disturbo possibile ai 1.300 pazienti ricoverati in via Giustinian­i, ai 4mila utenti

giornalier­i e ai 5mila dipendenti...»

Il nuovo ospedale universita­rio d’alta specializz­azione e di valenza regionale, invece, si farà a Padova Est. E’ una scelta che la soddisfa?

«Al di là della soddisfazi­one personale, io devo limitarmi a prendere atto delle decisioni della politica. Diciamo che, finalmente, è stata individuat­a un’area nella quale c’è tutto lo spazio per realizzare un polo medico-sanitario al passo coi tempi, dedicato in particolar­e alla didattica e alla ricerca e destinato a diventare un punto di riferiment­o per tutto il Veneto. Detto questo però...» Prego...

«Servono uno studio di fattibilit­à, un progetto e, soprattutt­o, i soldi. E so che il presidente Zaia si sta già dando da fare».

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Luciano Flor Direttore dell’Azienda Ospedalier­a di Padova

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