Mezzo milione in montagna a Natale
Indagine Cna, neve e ripresa portano presenze (più 11%). Booking.com: quasi sold out nelle strutture E a Verona, dopo il boom dell’Immacolata, è attesa un’altra impennata di prenotazioni per Capodanno
Sugli sci o con le ciaspole, in albergo o in bed&breakfast, tra Natale e Capodanno saranno 500mila. Le Dolomiti venete si preparano all’invasione dei turisti: la stima arriva dal centro studi della Cna, secondo cui le feste natalizie porteranno sulle montagne italiane 1,8 milioni di visitatori e un fatturato di 1,6 miliardi. Le presenze aumentano soprattutto in Trentino (+19%), Lombardia (+17%) e Piemonte (+16%), ma la crescita riguarda anche il Veneto (+11%). E non è poco: «Dobbiamo recuperare le perdite accumulate negli ultimi anni - dice Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto - quando il calo si aggirava sempre attorno al 10%. La ripresa è vigorosa ed è il primo passo per lasciarci alla spalle la più grande crisi del settore». La conferma del «pienone» arriva dai siti specializzati: su Booking.com, il 99% delle strutture ricettive di Cortina risulta «non disponibile» tra Natale e l’Epifania. Se si cerca qualcosa nei paraggi, non va molto meglio anche perché le condizioni sono ottimali per sciare: dopo la neve è arrivato il freddo che ha compattato il fondo della piste. Il nodo critico resta la viabilità, ma le sensazioni per i prossimi giorni sono molto positive: le piste sono pronte, gli impianti aperti e da anni che non si era vista così tanta gente per il ponte dell’Immacolata sulla montagna veneta. E poi a Cortina sarà la consueta passerella di party e mondanità: «Quello delle feste – racconta Roberta Alverà, presidente della locale associazione albergatori – è un pubblico che ama la mondanità e lo shopping. Le case private, gli hotel e i locali sono pieni di feste. Ce ne sono un po’ per tutti i gusti».
Ma per chi ama la neve e la possibilità di fare passeggiate e ciaspolate, da oggi lo può fare anche nel Veronese, gustandosi le cime del monte Baldo direttamente da Malcesine. Riapre oggi, infatti, dopo il periodo di chiusura tecnica per manutenzione, la funivia Malcesine – monte Baldo che rimarrà in funzione fino al 4 marzo, con apertura dalle 8 di mattina fino alle 16. Sulle quattro piste presenti in quota non è ancora possibile sciare, causa non sufficiente innevamento naturale, ma c’è la possibilità di camminare e di percorrere i sentieri innevati con le ciaspole e di godere degli straordinari paesaggi e dei panorami che si affacciano sul lago di Garda.
Per Verona città, dopo il boom di visitatori del ponte dell’Immacolata i numeri da record macinati, i giorni di Natale sono relativamente tranquilli per le strutture ricettive. L’attesa è tutta per il pienone di San Silvestro. «Tradizionalmente – spiega Giulio Cavara, presidente degli Albergatori di Confcommercio – nel periodo di Natale, gli hotel della città registrano il minino di presenze. L’impennata di pernottamenti si verifica nei giorni precedenti Capodanno, periodo per il quale ci sono già un buon numero di prenotazioni, e per l’Epifania. Una tendenza che confermiamo in pieno anche quest’anno, tenendo conto che parte delle prenotazioni sarà fatta sotto data». Non troppo diverso l’andamento per gli hotel aperti, non molti a dire la verità, in questo periodo sul Garda. «La presenze – conferma Giovanni Altomare, direttore di Federalberghi Garda Veneto – sono in linea con quelle degli anni scorsi: i numeri non sono enormi, ma chi ha lavorato bene con la promozione, può contare su un buon numero di camere occupate. Gli sforzi fatti dalle amministrazioni per addobbare i paesi e renderli attrattivi stanno dando risultati, in particolare però, per chi viene dalle province limitrofe».
Dove, invece, si fa già fatica a trovare un posto è nei ristoranti del centro. Oggi è l’ultimo giorno di calma prima del grande assalto delle Feste. «Ormai è molto difficile, per non dire impossibile – spiega Leopoldo Ramponi, presidente dei ristoratori associati a Confcommercio – riuscire a trovare un tavolo. Ai pranzi di Natale si susseguiranno le cene per arrivare a Capodanno in cui avremo la città piena di gente. Dopo il ponte dell’Immacolata che è stato assolutamente straordinario, questo per noi è un periodo di grande lavoro». Tendenzialmente sotto Natale, sono soprattutto gli italiani a muoversi per visite in città. Subito dopo, però, sono attesi gli stranieri, tanto che il Catullo stima, da qui a fine anno, 100 mila passeggeri in transito nell’aerostazione. I russi rappresenteranno una bella fetta di turisti in arrivo. «Il 27 dicembre si inaugurerà il collegamento diretto con San Pietroburgo – ricorda Paolo Arena, presidente dell’aeroporto Catullo – e nelle settimane attorno all’Epifania, quindi al Natale ortodosso, Verona conterà 20 collegamenti settimanali con la Russia». Gran parte dei turisti in arrivo ha come meta le piste da sci delle Dolomiti, ma comunque un buon numero farà tappa in città.
Arena Il 27 al Catullo volo inaugurale da San Pietroburgo Sarà una spinta