Volo per Palermo annullato Ryanair porta i passeggeri in Sicilia con il bus: 20 ore
Il volo per Palermo viene cancellato all’ultimo minuto e ai passeggeri, rimasti a terra all’aeroporto di Treviso, Ryanair offre l’unica (e decisamente non comoda) possibilità di arrivare in Sicilia in pullman. Dopo ore di attesa, con i bagagli in mano e la previsione di un breve viaggio fra le nuvole per rientrare a casa o trascorrere un weekend di vacanza, decine di persone hanno avuto una sorpresa poco natalizia con la prospettiva di attraversare l’Italia in autostrada.
Venerdì sera alle 22.20 doveva decollare dall’Antonio Canova il Treviso-Palermo Fr2311. Prima è stato spostato di un’ora, poi di un’ora e mezza con partenza prevista alle 23.55. Neanche il tempo di organizzarsi per il ritardo, che il volo è stato dirottato a Venezia, dato che Treviso fa parte dell’universo Save e dalla Marca non sarebbe potuto partire per motivi tecnici. Infine la cancellazione definitiva e la proposta della compagnia low cost: il rientro in corriera, con le spese ovviamente sostenute da Ryanair ma trasformando una traversata di poche ore in una corsa di una giornata, in partenza la mattina seguente. Non ci sarebbero stati altri voli per cinque giorni, i treni non avevano disponibilità di posti elevate come quella del volo aereo, e quindi l’unica alternativa era il trasporto su gomma.
La disavventura è stata raccontata da uno dei viaggiatori, Michele Ammirata, al sito PalermoToday: «Lo Stato non può permette a un vettore aereo di trattare come animali i propri cittadini a due giorni dal Natale, con gente che ha solo voglia di stare con i propri cari. È una vergogna, una situazione assurda». Solo pochi giorni prima una storia simile era stata riportata dai passeggeri del volo Budapest-Treviso. Anche in quel caso il volo era stato cancellato (era la notte della bufera di neve) ma per rientrare in Veneto in tempi stretti si erano dovuti organizzare da soli, pagando un pullman. C’erano state comprensibili proteste ma arrangiarsi era l’unico modo per poter lavorare il giorno seguente.
Il «cortocircuito» del volo Treviso-Palermo per il Canova è stato un caso eccezionale, non si era mai verificato un disservizio simile. Ryanair era sempre riuscita a trovare soluzioni alternative, in pullman per percorsi non eccessivamente lunghi, o con un volo in partenza nelle ore successive o il giorno dopo, ospitando a proprie spese in alberghi della zona gli utenti rimasti a terra. Ma stavolta non c’è stato verso. Così, chi ha accettato la proposta della compagnia irlandese ha caricato armi e bagagli in corriera, preparandosi a quattordici ore e oltre 1400 chilometri di asfalto.