Ma Tosi spara a zero «Federico è lento a decidere e quando lo fa, sbaglia»
«E si è appropriato dei lavori in anfiteatro voluti da noi»
«Tutto quello che ha fatto finora la nuova giunta consiste nel vivere di rendita su quello che noi avevamo realizzato e nell’affossare progetti che noi avevamo costruito». Dieci minuti dopo quella del sindaco (vedi articolo sopra) Flavio Tosi tiene anche lui, come Sboarina, la sua conferenza stampa di fine anno (per i primi sei mesi – spiega – ad amministrare c’eravamo noi»), circondato dal suo stato maggiore amministrativo. «Il sindaco - spiega Tosi si è appropriato di cose ottenute da noi, come i 14 milioni arrivati da Unicredit e Fondazione Cariverona per il restauro dell’Arena): per il resto, ha bloccato l’Arsenale il cui restauro era pronto a partire, ha cancellato il Traforo, e rallentato la realizzazione del filobus. Un sindaco lento, lentissimo nel decidere - aggiunge e che quando decide, decide tardi e male, come è successo in questi giorni sui nuovi dirigenti comunali, nelle cui nomine è stata premiata la fedeltà e non la competenza. E vale anche – sottolinea - per la nuova direttrice dei musei, visto che erano stati presentati curriculum ben più consistenti. E stiamo aspettando di capire cosa succederà ad Arena extra, dove non è ancora stato diffuso il cartellone per la prossima stagione estiva, che tutti sanno essere nelle mani di Gian Marco Mazzi, il quale però non ha alcun ruolo ufficiale. Un voto al mio successore? Direi semplicemente n.p., non pervenuto…».
A seguire, fioccano le critiche degli «assessori ombra» tosiani. Ansel Davoli ricorda che era stata sua la proposta di realizzare la nuova ciclabile Saval-San Zeno, implementando anche il servizio di bike-sharing, e ricorda che i soldi arrivati adesso per questi progetti siano legati al bando di gara nazionale cui aveva partecipato la giunta Tosi. Gian Arnaldo Caleffi ricorda che «la giunta Tosi aveva definito, nei primi sei mesi di quest’anno, ben cinque Varianti al Piano degli Interventi, adeguandolo alle esigenze della città, mentre la giunta attuale lavora solo per smontare tutto, senza proporre nulla di nuovo».
Katia Forte critica i mercatini di Natale («io avevo proposto di portarli in lungadige San Giorgio, ma volevo insediarne meno in piazza Dante per evitare la ressa») e la mancanza di iniziative a San Zeno. Enrico Toffali sottolinea la lentezza nelle decisioni sulle partecipate. Roberto Marchesini ricorda quanto fatto dalla passata amministrazione in materia di turismo, a partire dallo Iat.
Damiano Monaldi elogia il lavoro fatto in questi anni da Solori, di cui era presidente. Assunta Zoccatelli chiede di intervenire sul tema delle quote di pagamento all’Istituto Anziani. Giorgio Pasetto spara a zero sull’atteggiamento «troppo morbido» tenuto con la Diocesi per salvare l’Ostello della gioventù a villa Francescatti.
E se Elena Sonego rivendica le cose positive fatte dalla passata gestione di Amt, Alberto Bozza conclude ricordando che anche gli stanziamenti per sistemare gli asfalti sulle strade veronesi erano partiti dalla giunta Tosi. E ancora Bozza spiega che «l’unica iniziativa presa da questa giunta, quella del Mobility Day, è servita solo a decentrare lo smog, intasando il centro e portando più traffico e inquinamento negli altri quartieri».