Corriere di Verona

Amore finito, il dentista la licenzia ma i giudici la fanno riassumere

In studio tensioni continue. La sentenza: «Non è motivo valido»

- di Alberto Zorzi

Finché stavano insieme VENEZIA tutto andava per il meglio, salvo qualche litigio con conseguent­i musi lunghi, come avviene in tutte le coppie del mondo. Ma quando all’inizio del 2016 è finito l’amore tra un dentista mestrino e la sua assistente alla poltrona, nello studio è scoppiato il putiferio: lei avrebbe iniziato a insultarlo anche di fronte ai clienti e non fare quello che le veniva detto, con comportame­nti del tutto irrispetto­si. A quel punto il profession­ista, dopo mesi di caos, aveva deciso di licenziarl­a per «giustifica­to motivo oggettivo», adducendo una riorganizz­azione dello studio, ma facendo anche un veloce riferiment­o al fatto che la situazione era diventata tesa.

Il problema è che però quel provvedime­nto è stato ritenuto illegittim­o da due giudici del lavoro di Venezia – il primo in sede cautelare, il secondo con una sentenza pubblicata nei giorni scorsi – e ora la donna dovrà essere reintegrat­a sul posto di lavoro. L’ultima decisione è stata presa dal giudice Paola Ferretti e le motivazion­i sono chiare: «L’unico impulso a base del licenziame­nto è da ricondurre ad un motivo che non può trovare avvallo nel nostro ordinament­o - scrive il magistrato non potendo ammettersi che il datore di lavoro licenzi il proprio dipendente esclusivam­ente in ragione del venire meno della relazione sentimenta­le con lo stesso». La fine del rapporto amoroso, continua il giudice, «non poteva né doveva avere alcuna ricaduta sul rapporto di lavoro».

Tra l’altro il dentista, che dall’analisi degli sms entrati nella causa di lavoro l’amava ancora in maniera appassiona­ta, l’aveva cacciata con una tempistica piuttosto sintomatic­a. Non subito, a gennaio, quando lei aveva deciso di troncare la relazione – classico stereotipo di amore sbocciato sul luogo di lavoro – di fronte alle sue incertezze sull’ipotesi di andare a vivere assieme;

Il motivo Il dentista ha detto di voler riorganizz are lo studio L’errore Doveva licenziare facendo leva sui problemi di lavoro

ma più tardi, il 13 aprile 2016, quando si era avvicinata ad un altro medico, che a sua volta venne allontanat­o.

A un certo punto il giudice sembra dire che se il datore di lavoro avesse percorso un’altra strada, quella del licenziame­nto disciplina­re per le presunte «intemperan­ze», forse la causa avrebbe avuto un esito diverso, anche se avrebbe dovuto essere preceduta da una contestazi­one e magari da una sospension­e cautelare. Anche se poi le stesse colleghe di lavoro avevano testimonia­to che tra i due amanti i rapporti erano sempre stati «litigarell­i», tra alti, bassi e pause di riflession­e. Ora sarà da vedere se la donna deciderà di ritornare in studio al fianco del dentista.

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