Corriere di Verona

Mini-crisi Chievo E se parte Inglese lascia un vuoto

A Benevento trasferta da non sbagliare

- Matteo Sorio

Campanello d’allarme. VERONA Dopo il secondo inciampo in fila, col Bologna, e i risultati di ieri, la zona rossa è un po’ più vicina, quasi nello specchiett­o retrovisor­e: da +10 a +6 su Spal e Crotone terzultime, in due turni il Chievo si è visto rosicchiar­e il vantaggio meritatame­nte accumulato fin lì. E l’infermeria, a Veronello, non aiuta: all’assenza di Castro si aggiunge quella di Meggiorini, stiramento e un mese di stop, centrocamp­o e attacco senza i due tasselli di maggior estro e quantità, per non parlare della prospettiv­a di salutare il bomber Inglese già a gennaio. Il quadro pandorato, al presente, è quello lì: periodo bigio, fase di stagione in cui stringere i denti, il rischio che le cose si complichin­o. Intanto, partiamo dalla classifica. Dopo 18 turni, l’anno scorso, il club della Diga bollava 25 gettoni. Due stagioni fa, torneo 2015/16, furono 23. A oggi, la banda Maran gira a quota 21, tredicesim­o posto. E le altre, dietro, hanno preso a scuotersi.

Se il Verona, penultimo, s’è inchiodato ieri a Udine, la Spal (pari col Toro) è salita a 15, dove già s’era stabilito il Crotone battendo proprio il Chievo (ieri, calabresi stesi 4-0 dalla Lazio) mentre il Genoa s’è portato a 17 superando il Benevento e il Sassuolo a 20 sorprenden­do l’Inter. Non c’è più la stasi di prima, insomma, ai piani bassi. Dunque diventa ancor più necessario, per il Chievo, raccoglier­e legna dalle prossime due uscite. Quella di sabato, 30 dicembre, a Benevento, in casa del fanalino di coda. E quella di venerdì 5 gennaio, prima della sosta, al Bentegodi, con l’Udinese. Il punto è come i gialloblù arrivano al doppio impegno. Il reparto arretrato, fin qui, non ha subìto scossoni. Ma la mediana sta pagando sia l’infortunio Castro (Bastien e Depaoli non possono dare le stesse garanzie) sia la condizione non perfetta di Hetemaj (reduce da acciacchi). Mentre l’attacco dovrà trovare in Pucciarell­i, Pellissier o Stepinski le carte per non far rimpianger­e Meggiorini, ch’era rientrato da un mese dopo il ko dell’aprile scorso al ginocchio e adesso dovrà fare nuovamente ritorno ai box.

In più, ci si avvicina all’apertura del mercato – martedì 3 gennaio – e al momento della verità per Inglese. Diceva il centravant­i clivense dopo il fresco 2-3 contro il Bologna: «Devo pensare al Chievo, devo tenere la testa qui, poi in futuro si vedrà». Sette gol, per Inglese, sempre più riferiment­o per la fase offensiva. Un riferiment­o che il Chievo rischia di perdere se il Napoli, come annunciato dallo stesso De Laurentiis, lo farà suo già in questa finestra invernale. Nell’attesa, come detto, agli uomini di Maran non resta che stringere i denti. «Guardiamo avanti, perché il Benevento sarà una grossa occasione per fare punti», così Tomovic, 48 ore fa, al Bentegodi, con ancora addosso la delusione per la zampata in extremis di Destro. Perché quella di Benevento, sì, diventa davvero una trasferta da non sbagliare.

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Il gol di Inglese al Bologna, il settimo in campionato per l’attaccante destinato a passare al Napoli al mercato di gennaio.
Bomber Il gol di Inglese al Bologna, il settimo in campionato per l’attaccante destinato a passare al Napoli al mercato di gennaio.

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