Arena, Riello entra subito nel Cdi
Per Giacchieri il ruolo di consulente del sovrintendente-manager che vuole il sindaco
Giuseppe Riello entrerà subito a far parte del nuovo Consiglio di Indirizzo della Fondazione Arena. La sua nomina, infatti, non è legata al pagamento della quota spettante alla Camera di Commercio, che verrà calcolata solo dopo il riparto del Fus. L’ingresso di Riello esclude la presenza nel CdI di Renzo Giacchieri. Ma per il maestro, ex sovrintendente areniano, ci sarà un ruolo di consulente artistico per il nuovo sovrintendente-manager che, d’intesa con gli industriali, vuole il sindaco. Il tutto, ministro Franceschini permettendo.
Fondazione Arena, si va al prossimo anno, ma non mancano nuovi sviluppi: il nuovo Consiglio d’Indirizzo è quasi pronto, il sovrintendente sarà un manager (probabilmente un veronese che oggi lavora fuor dalle mura) mentre per l’ex Sovrintendente Renzo Giacchieri si prepara un nuovo, importante quanto inedito ruolo.
Quella che ancora manca, in realtà, è la decisione del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, su due tasselli importanti di questo puzzle politico-musicale. Il ministro non ha ancora indicato, infatti, il nome del quinto membro del Consiglio d’Indirizzo, che dev’essere scelto dal governo. E questo ritardo, che comincia ad essere decisamente lungo, è quasi certamente legato all’altro nome non pervenuto, quello del futuro sovrintendente. Come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, infatti, tra il ministro e il sindaco Federico Sboarina è in corso una sorta di duello «sotterraneo» che tiene praticamente tutto bloccato. Il ministro avrebbe gradito la conferma alla sovrintendenza di Giuliano Polo. Ma i due imprenditori che siedono in Consiglio, Michele Bauli e Giuseppe Riello, hanno invece suggerito la nomina di un manager, anche se non strettamente legato al mondo musicale. E questo suggerimento aveva subito trovato terreno fertile, venendo accolto più che volentieri dal sindaco Sboarina. Ragion per cui, il nuovo sovrintendente sarà un manager veronese di alto livello, che oggi lavora ai vertici di una grande azienda con sede non nella nostra città. A Renzo Giacchieri sarà perciò affidato il compito di fargli da «superconsulente», utilizzando tutta la sua esperienza areniana. Questa svolta non sarebbe stata accolta con entusiasmo dal ministero, e i ritardi nelle nomine potrebbero esserne una conseguenza. Sboarina vorrebbe convocare il nuovo Consiglio d’Indirizzo per l’8 gennaio, data in cui scadrà la proroga dell’incarico per l’attuale sovrintendente Polo. Il Consiglio è formato dallo stesso Sboarina, (presidente, come vuole la legge), da Gabriele Maestrelli (per la Regione Veneto), da Michele Bauli (indicato dal Comune), da Giuseppe Riello (per la Camera di Commercio) e da un quinto membro indicato appunto da Roma ed il cui nome tarda ad arrivare.
In questi giorni era sorto anche un interrogativo sull’ingresso in consiglio da parte di Riello: poteva «entrare» subito o doveva aspettare che, come socio privato, la Camera di Commercio versasse concretamente la sua quota?
Dubbio risolto quando è stato fatto notare che la CCIA potrà versare il 5% del Fus (come previsto dalla normativa) solo quando si saprà… a quanto ammonta il Fus, e ovviamente non prima. Riello potrà essere nominato invece subito, e la sua nomina farà sì che Renzo Giacchieri, che era stato proposto dal sindaco di Verona, ne rimarrà escluso. Ma non senza vedersi assegnare un compito di rilievo, anzi. I vertici della Fondazione saranno poi completati con la nomina del soprano Cecilia Gasdia a Direttore Artistico e di Gian Marco Mazzi alla guida del settore extralirica, probabilmente, come aveva ipotizzato il sindaco Sboarina, come «numero uno» di un apposito dipartimento da creare in Fondazione per tutti i concerti rock e pop da tenere nell’Anfiteatro.