Corriere di Verona

Cortina, neve e caos Turisti sotto accusa

Alemagna chiusa e riaperta, città ampezzana in tilt. Strade bloccate: è polemica. «Siamo a Roma» Sotto accusa anche i turisti e le auto senza catene. Bottacin: «Ora paghino i danni». Nodo Mondiali

- di Michela Nicolussi Moro

L’abbondante nevicata di mercoledì ha mandato di nuovo in tilt la circolazio­ne di Cortina, dopo il blackout del 2013. Alemagna e Passi chiusi per ore e poi riaperti. L’assessore Bottacin se la prende con i turisti.

Dalla grande nevicata del dicembre 2013, che mandò in tilt la rete viaria ed elettrica alimentand­o una valanga di proteste, Cortina non si era più trovata al centro di un enorme ingorgo. Anche perchè negli ultimi anni tanti fiocchi non se n’erano più visti. Fino a mercoledì, quando in meno di 24 ore si è accumulato un manto bianco di 55 centimetri, lievitati a 64 a Malga Losch, a 75 a Sappada, a 153 ad Alleghe, a 152 a Frassenè. Scenario ideale per gli sciatori, infernale per turisti e residenti, inghiottit­i in un carosello di veicoli bloccati in mezzo alla carreggiat­a e senza catene, di strade intasate da un tappeto candido e pericolosa­mente scivoloso, di auto parcheggia­te a caso, di clacson e proteste all’ennesimo decibel. Il tutto nella località che ospiterà i Mondali di Sci 2021. «Mai visto un disastro del genere, sembra di essere a Roma», allarga le braccia un imprendito­re che da anni ha la seconda casa nella località preferita da vip, politici e industrial­i.

Ma perchè ogni volta che nevica un po’ la Regina delle Dolomiti va sotto? «In questo caso i motivi sono molteplici — spiega il sindaco Gianpietro Ghedina — tutto è partito dai tre tir provenient­i dalla Val Pusteria e da sud, cioè dal Trevigiano, rimasti fermi sulla statale Alemagna (chiusa in mattinata e poi riaperta per una valanga in prossimità dell’incrocio con passo Cimabanche,

ndr), perchè senza catene. Circostanz­a che ha bloccato completame­nte e per ore la viabilità interna e le strade d’accesso a Cortina, già alla prese con una giornata caotica di arrivi e partenze. Per qualche disguido che intendiamo approfondi­re, quei camion non sono stati fermati nonostante l’obbligo di catene o gomme da neve in vigore dal 15 novembre: è saltato il filtro del controllo di ruote e attrezzatu­re a bordo. E comunque — aggiunge il sindaco — i mezzi pesanti non dovrebbero circolare sull’Alemagna nel periodo di Natale, lo avevamo già suggerito». La situazione si è aggravata per l’imprudenza di molti turisti arrivati senza catene. «Sì, è vero, la loro indiscipli­na ha creato non pochi problemi — ammette Ghedina — anche perchè più di qualcuno ha parcheggia­to l’auto in strada, causando ulteriori ingorghi che in qualche zona hanno impedito l’accesso ai mezzi spargisale».

E qui entra in campo il secondo, grave, disagio: strade lasciate per ore sotto 60 centimetri di neve, benchè il Comune garantisca che i propri spargisale siano entrati in funzione alle 4 del mattino di mercoledì e abbiano lavorato per 16 ore. «Stamattina (ieri, ho ritrovato le strade nelle stesse condizioni di mercoledì notte, quando sono arrivato — rivela l’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi —. Probabilme­nte ci sono poche risorse e gli spargisale costano, fatto sta che nelle ore di punta per scendere a valle ci si impiegano 5-6 ore, contro la mezz’ora calcolata in condizioni normali. La colpa è anche degli irresponsa­bili che girano senza gomme da neve o catene, provocando tamponamen­ti, rallentame­nti, caos». «Io a questa gente farei pagare la sanzione per l’inosservan­za di quello che è un obbligo di legge, lo ricordo, e pure i danni provocati dalla loro negligenza — dichiara Gianpaolo Bottacin, assessore alla Protezione civile —. Le strade regionali sono pulite, è una vergogna che ogni volta che vengono giù 3 centimetri di neve in un Comune montano la viabilità impazzisca per colpa di gente non attrezzata. Non esiste che uno guidi in montagna senza catene, impedendo perfino di passare alle ambulanze». Eppure tripudi di multe non se ne sono visti. «I vigili ci sono eccome — assicura Bottacin — ma insieme a pompieri, carabinier­i e poliziotti lavorano giorno e notte per aiutare i molti sprovvedut­i a montare le catene, così da evitare incidenti e nuovi intoppi. E non è un loro obbligo, quindi va fatto un plauso doppio agli uomini delle forze dell’ordine».

In serata sono stati riaperti alcuni passi e oggi è previsto bel tempo. «Sono al lavoro 120 mezzi e 200 uomini di Veneto Strade — dice l’amministra­tore delegato Silvano Vernizzi —. Sulle strade regionali non ci sono problemi di circolazio­ne, sui Passi stiamo lavorando con priorità precise, a partire dal Falzarego. Ha funzionato il piano neve preventivo, con lo spargiment­o di sale sin dalle prime ore di mercoledì: ne sono stati sparsi circa 3mila quintali. E altrettant­i si pensa di utilizzarn­e nei prossimi giorni».

L’autista Sono bloccato da 24 ore in via Battisti, ho passato la notte nella cabina del mio camion

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 ?? (Fotoserviz­io Zanfron) ?? In pieno centro Qui sopra una ruspa spazza via cumuli di neve in centro a Cortina dove, tra mercoledì e ieri, si sono accumulati 55 centimetri di neve.
(Fotoserviz­io Zanfron) In pieno centro Qui sopra una ruspa spazza via cumuli di neve in centro a Cortina dove, tra mercoledì e ieri, si sono accumulati 55 centimetri di neve.

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