Tosi e Bertacco, lite sul veglione per gli anziani
Senza un attimo di tregua, neppure per Capodanno. La grande guerra tra la giunta Sboarina e Flavio Tosi esplode anche in occasione del veglione di San Silvestro. Tosi denuncia infatti che aveva deciso anche quest’anno di festeggiare la fine del 2017 assieme alla sua compagna, la senatrice Patrizia Bisinella, all’ex assessore Antonio Lella e ad altri, prenotando un tavolo da dieci coperti quando ve n’era ancora una ampia disponibilità. «La prassi – ricorda Tosi prevede che gli anziani residenti paghino una quota di 40 euro ciascuno, mentre chi risiede in provincia o è più giovane ne paghi 60». Recatosi negli uffici per pagare la quota, Tosi ha notato che «il tavolo a nome Lella, era stato spostato in posizione più… decentrata, mentre il funzionario M.F. comunicava a Lella che vi era stata una riunione con l’assessore Stefano Bertacco e la dirigente, i quali avevano stabilito per la prima volta in assoluto di escludere dall’evento tutti i residenti fuori Verona e gli under 60». Un dispetto politico? Bertacco ribatte che non è affatto così, e che Tosi ha sfiorato i limiti del falso in atto pubblico. Tosi e Bisinella avevano scritto sul modulo la loro data di nascita esatta (che li vede abbondantemente sotto i 60 anni) ma poi avevano firmato dichiarando di essere ultrasessantenni.
Ed allora Bertacco contrattacca. «Al consigliere Tosi – dice per prima cosa consiglio di leggere bene quello che firma, visto che con la richiesta di iscrizione al veglione organizzato dal Comune per gli anziani, ha dichiarato avventatamente di aver compiuto 60 anni. Il settore del Turismo Sociale, - aggiunge organizza la serata per agevolare questi utenti e quest’anno la lista attesa è di 163 domande, di cui siamo riusciti a soddisfarne solo 51. Dalla sua dichiarazione al limite del falso mi viene il sospetto che il suo intento sia quello di mettersi in mostra. Se proprio ci tiene tanto a stare con gli anziani - conclude Bertacco - gli ricordo che a Casa Serena li trova tutti i giorni…».