Trasporto pubblico, replica al veleno di Pastorello a Barini
Oggi sarà presentata la gara in due lotti. Bertucco (Sinistra): ma le preoccupazioni di Amt sono fondate
Il presidente della Provincia Antonio Pastorello, oggetto di un pesante attacco da parte del presidente di Amt Francesco Barini che gli rimproverava di aver avallato l’indizione della prossima gara per il trasporto pubblico in due lotti (urbano e extraurbano) e non in un lotto unico come gran parte del mondo politico e sindacale auspicava, ha lasciato passare la nottata prima di rispondere. Ieri, ha diffuso una nota in cui non solo difende il suo operato, ma contrattacca.
Definendosi sorpreso perché Barini nei mesi scorsi «non ha mai espresso queste perplessità», Pastorello afferma che il presidente di Amt «dovrebbe sapere che è stato anche chiesto un parere alle Autorità in materia di trasporti per verificare la possibilità della gara a lotto unico, per il quale siamo in attesa di risposta». La gara, che sarà al momento bandita in due lotti e sarà presentata oggi in una apposita «non è una scelta, ma il rispetto della legge». Pastorello conclude con una frecciata al presidente di Amt, che aveva ricordato i suoi aguri di buon anno spediti l’anno scorso dai Caraibi: «Spero che nel corso della sua carriera, Barini abbia la possibilità di dimostrare di aver speso e di spendere bene i soldi dei cittadini con trasparenza come ho sempre fatto io e che viaggi e cene non siano a carico degli enti».
Definisce invece «fondate» le preoccupazioni di Barini Michele Bertucco, consigliere comunale di Sinistra in Comune. «Il lotto riguardante il capoluogo, l’area della cintura e il collegamento con l’aeroporto - riflette Bertucco - sarà molto più ambito dell’altro lotto che riguarderà il resto del territorio provinciale, con la prospettiva di vedere azzerati, nel prossimo futuro, gli investimenti al di fuori del Comune di Verona. Un possibile epilogo che dimostrerebbe che la Provincia non solo è inutile, ma anche dannosa in quanto incapace di tutelare gli interessi dei cittadini del territorio». Bertucco sottolinea anche che, a seguito di un suo accesso agli atti agli uffici provinciali, «a pochi giorni dalla scadenza, non sono ancora disponibili i piani del trasporto pubblico urbano che il Comune di Verona e il Comune di Legnago avrebbero già dovuto predisporre, e che non è nemmeno disponibile il Piano provinciale di Bacino aggiornato (l’ultima versione risale al 2005)».