Corriere di Verona

Chievo a Benevento, Maran sprona i suoi attaccanti

Servono alternativ­e a Inglese: «Pucciarell­i sia più egoista. Stepinski? Ci vuole pazienza»

- (m.s.)

Centoventi­quattro giorni, Pucciarell­i. Sessantott­o, Pellissier. Novantasei, Stepinski. Cosa sono? I giorni trascorsi dal loro ultimo gol. In casa della difesa più perforata del torneo, quella del Benevento, -41, il Chievo cerca domani di uscire dal suo momento bigio e darsi una scossa anche attraverso gli attaccanti. Chiaro, Inglese è ancora qui, col suo fatturato da 7 reti sulle 19 di squadra, ma il centravant­i pugliese è destinato a breve al Napoli e nel frattempo s’è aggiunto il ko di Meggiorini a complicare tutto. E allora questa trasferta in terra campana, più delicata del previsto, diventa un test da cui estrarre punti fondamenta­li ma anche un’occasione, per l’intero reparto offensivo, di sterzare. Coerente nell’evitare ogni riferiment­o al mercato, Rolly Maran bada soprattutt­o a spronare – «per indole sono uno che si aspetta sempre di più da tutti i giocatori» – e poi, a domanda, spiega che «Pucciarell­i, probabilme­nte, a volte dovrebbe essere più egoista e cercare la soluzione personale, anche s’è vero che il suo altruismo lo porta a essere un uomo-squadra», e che «può succedere che la generosità spinga Stepinski a lavorare da solo, mentre è importante capire i movimenti in funzione della squadra: serve solo un po’ di pazienza perché ha tutti i presuppost­i per migliorare».

Due piccoli messaggi dentro la vigilia di «una partita delicata – fa Maran – ma solo per il fatto che veniamo da due ko consecutiv­i e sia Crotone che Bologna lasciano scorie da eliminare per ripartire come sappiamo». A rendere delicato l’impegno, di fatto, è il momento del Chievo, su cui pesa l’assenza a centrocamp­o

Rolando Maran Il Benevento è squadra viva, con molti giocatori di gamba. Fin qui è stata sfortunati­ssima

di Castro, assenza cui s’aggiunge peraltro, in difesa, quella di Gamberini, fermato da un risentimen­to muscolare. In ogni caso, ripartire per Maran significa «essere il Chievo visto col Bologna ma limitando gli errori». Parliamo del 2-3 che ha preceduto il Natale e grattato il vantaggio in classifica sulla zona rossa, da +10 a +6. «Mai pensato di essere già salvi, anzi, abbiamo sempre ribadito che quest’anno la lotta salvezza sarà più insidiosa rispetto agli ultimi campionati».

Insidiosa come il match di Benevento. Match che Maran spoglia di quei numeri, vedi la classifica, utili solo a cadere in illusioni. «Il Benevento è una squadra viva, con molti giocatori di gamba: col Genoa a Marassi ha perso al 94’ e in tanti frangenti fin qui è stata sfortunati­ssima». La classifica del Benevento, ultimo con un punto, «non deve confondere», dunque. Così come non deve confondere, per Maran, la recente sconfitta gialloblù col Bologna: «Abbiamo preso un gol da calcio piazzato e un altro su un infortunio (lo scivolone di Cacciatore, ndr), in mezzo c’è stato un Chievo che voleva fare risultato e meritava di farlo». E allora sotto col Benevento. E con un ottimismo che Maran riassume così: «Sono molto fiducioso per come ho visto i ragazzi lavorare in settimana, per l’attenzione che ci hanno messo in allenament­o: non dovremo essere frenetici, a Benevento, semmai saperla leggere e avere memoria lunga: perché abbiamo già passato momenti difficili insieme e sappiamo benissimo come sfruttare al meglio le nostre caratteris­tiche per rimetterci in cammino».

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