Bottiglie di vetro, cani e petardi Il Capodanno dei furbetti in Bra
All’evento, a cui hanno partecipato 25 mila persone non sono mancati diversi malori dovuti all’alcol
Di grave non è successo nulla, e «il sistema operativo di sicurezza» ha funzionato, come sottolinea il sindaco Federico Sboarina. Ma il Capodanno in Bra è stata anche la serata dei furbi che hanno aggirato i divieti: tanti i petardi e le bottiglie di vetro.
Da una parte la festa, gli imperdibili fuochi cinematografici, il concerto degli ultimi idoli musical-televisivi. Dall’altra gli spintoni, i botti scoppiati a tradimento accanto alle gambe, il rumore dei cocchi di vetro sull’asfalto, le ambulanze.
Ci sono due racconti del Capodanno in Bra, quest’anno. Corrono paralleli, ma ad un certo punto si incrociano. Dentro una festa che risente dei tempi foschi, dei provvedimenti studiati per una situazione nuova che, forse, vanno ancora collaudati.
Sia chiaro: a livello «macro» non è successo nulla di grave. La festa veronese si è distinta, ancora una volta, come una cartolina che, attraverso i selfie e la diretta radio, si è promossa in tutto il territorio nazionale. Ma accanto ai balli, agli auguri e alle foto, la serata di domenica ha scoperto alcuni momenti meno piacevoli. In piazza non sono mancati i botti, spesso scoppiati vicino alla gente e le lanterne cinesi che svolazzavano sopra gli alberi dei giardini pubblici. Ancora: i venditori ambulanti di gadget giravano indisturbati, vendendo le loro «orecchie luminose» a diverse ragazze. Non solo: anche i cani (al guinzaglio dei loro padroni) scorazzavano lungo il Liston. Ma i furbetti che sono riusciti a raggirare le ordinanze sono stati soprattutto i tanti soggetti che sono riusciti ad entrare nella zona rossa con le bottiglie di vetro.
In serata, infatti, si è visto di tutto: dallo spumante alle mini birre, spesso tutto finito in frantumi per terra. Chi era presente, poi, ha visto spesso scene esagerate, bande di teenager molesti (spesso stranieri) che disturbavano chi voleva assistere semplicemente allo spettacolo dei Soul System. Infine, capitolo ambulanze: un via vai continuo tra le 23,30 e mezzanotte e mezza, tutte dirette in piazza Bra. La causa, alla fin fine era una sola: i fumi dell’alcol. Chi è stato trovato sull’orlo del coma etilico, chi non si reggeva nemmeno in piedi e, cadendo, si è fatto male. Alla fine sono state soccorse 23 persone. Sette sono state portate in ospedale. La ferita più grave è stata riportata da un uomo che si è tagliato a un braccio, non sapendo però spiegare come. Forse è stata causata da una scheggia di vetro. Gran parte degli sforzi da parte del 118 sono stati concentrati per il concerto in centro.
Per l’amministrazione e gli organizzatori dell’evento, che confermano la presenza di 25 mila persone, però, tutto sommato il bilancio della serata è da considerarsi positivo: «Sono veramente soddisfatto dello svolgimento di tutto il sistema operativo che è stato messo in piedi con la Prefettura per garantire la sicurezza grazie al lavoro delle Forze dell’Ordine - spiega il sindaco Federico Sboarina — .C’è stata una marea di giovani e il piano predisposto dal Comitato di Ordine pubblico ha tutelato i 25 mila presenti in piazza, dove sono stati necessari alcuni interventi, ma per episodi di lieve entità. La città ha partecipato e festeggiato in serenità».
Soddisfatto anche Fabio Fila, di «Doc servizi» che ha rea-
Malori In serata sono state soccorse ben 23 persone: erano ubriache
lizzato il piano operativo della serata: «Siamo al corrente degli interventi che ci sono stati, ma va detto che il Capodanno è da sempre un evento eccezionale, da considerarsi a parte. Il filtraggio, comunque, secondo noi, su grande scala ha funzionato. In altre piazze non è stato così».
Rimane però il dato di fatto: chi è riuscito a raggirare le ordinanze. «Grida manzoniane, provvedimenti sciocchi - commenta l’ex sindaco Flavio Tosi -: come fai a far rispettare questi divieti? È ovvio che chi vuole portarsi delle bottiglie o dei botti di nascosto, ci riesca. Ci vuole buon senso».