I «pirati» a Bardolino, Tosi e gli altri a Brenzone Nemmeno la pioggia ferma il tuffo augurale di inizio anno
(a.sch.) Sono stati un centinaio ieri i temerari che hanno sfidato l’inizio dell’anno con il rito propiziatorio dei tuffi nelle fredde acque del lago di Garda: 56 al mattino a Bardolino e 43 nel pomeriggio a Brenzone. Mentre non è andato «a buon fine» il primo raduno organizzato alle 12 in spiaggia a Torri alla Baia Stanca: sotto il diluvio non si è presentato nessuno. Mentre a Bardolino, nonostante la pioggia battente, alle 11, i temerari, (anche se dimezzati rispetto all’anno scorso), non hanno perso coraggio. Del resto, doccia fredda all’esterno e bagno in acqua, la condizione non cambiava di molto. Così, la terza edizione dello «sbarco dei pirati», giunti su un barcone dal lago, organizzata dalla Canottieri Bardolino è stata comunque un successo. Alle 15, invece, a Brenzone, il tempo si è fatto clemente ed è spuntato un tiepido sole. Sotto il municipio si è celebrato così il 30° rito scaramantico dei tuffi di capodanno. E non è mancato anche questa volta Flavio Tosi, al suo 15° bagno di inizio anno consecutivo. Una temperatura che in sostanza non cambiava fra fuori e dentro l’acqua: intorno agli 8° (al mattino a Bardolino, all’esterno c’erano 4°). «Sole o pioggia mi sarei tuffato comunque – commenta Tosi –. In 15 anni non mi sono mai ammalato e anche questo bagno è stato affrontabile, in linea con gli altri». A riscaldarlo ci ha pensato la compagna senatrice Patrizia Bisinella, che si è guardata bene dall’accompagnare Tosi nell’avventura del lancio in acqua. «Diversamente da lui – ha detto – se mi tuffo io mi ammalo di sicuro». A Brenzone si sono gettati in acqua 34 uomini, (il più anziano un tedesco di 71 anni), 9 donne, (tra loro anche l’assessore al Bilancio del Comune, Luisa Formaggioni) e 3 bambini, (il più piccolo di 9 anni). A Bardolino, invece, tra la «ciurma» di pirati anche la vice sindaco Marta Ferrari e l’assessore Fabio Sala. Non hanno rinunciato al tuffo di capodanno anche l’ex calciatore del Chievo Marco Zamboni e l’ad dell’ospedale Pederzoli, Giuseppe Puntin, 75enne.