Nassar, ok alla maxi lottizzazione
Bertucco attacca: «Colata di cemento, la giunta dorme»
(l.a.) È un tema su cui si discute (e molto si litiga) ormai da più di dieci anni, ma proprio in queste ore torna a essere sotto i riflettori. Parliamo della lottizzazione nella zona del Nassar: quasi 100 mila metri quadri di territorio agricolo, in un’area vicina in riva al fiume Adige e secondo molti a rischio di esondazione. Il capogruppo di Sinistra e Verona in Comune, Michele Bertucco, assieme a Giuseppe Campagnari e ad Alberto Sperotto, ha scoperto infatti che «a due giorni esatti dalla decadenza del Pua (Piano Urbanistico Attuativo), approvato dal Consiglio comunale di Verona a fine 2007 con validità 10 anni, il 18 dicembre scorso gli uffici dell’Urbanistica del Comune di Verona hanno rilasciato ad Adige Jewels l’autorizzazione a lottizzare e il permesso a costruire sulla famigerata area esondabile del Nassar alle porte della città». Secondo Bertucco «benché la pratica esuli in gran parte dalle competenze comunali, il tempismo risulta tuttavia assai sospetto, e getta un cono d’ombra sulle capacità e le reali motivazioni dell’amministrazione comunale che aveva detto di voler essere più attenta alle questioni del consumo del suolo, e il meno che si può dire della giunta Sboarina su questa nuova colata di cemento è che non c’era, o se c’era dormiva». Bertucco, Campagnari e Sperotto ornano poi su di una sorta di «giallo» che si protrae anch’esso da anni, ricordando che «mentre su di un sito internet si continuano a pubblicizzare palazzi dalle forme ricercate e futuristiche, agli atti depositati in Comune restano invece gli 11 palazzoni da 11 piani ciascuno, quelli della prima versione del progetto firmata dall’ingegnere Enrico Luigi Boni: quella che circola è dunque pubblicità ingannevole?»