Corriere di Verona

Cav punta alla quarta corsia fra il Passante e Padova Est

Caro-tariffe e investimen­ti: sempre a Padova s’amplia lo svincolo

- di Martina Zambon

Archiviate, o quasi, le festività, il 2018 dei pendolari autostrada­li veneti si è aperto con una raffica di rincari sui pedaggi. Rincari, spiegano concession­arie e Mit, ministero per le infrastrut­ture e i trasporti, legati anche agli investimen­ti contenuti nei rispettivi Pef, i piani economici finanziari. Per chi si chiede a cosa serviranno i proventi legati ai rincari in vigore da ieri, le risposte riguardano interventi di migliorie, anche sostanzial­i, sui nodi critici della viabilità.

Padova Est «allargata» e quarta corsia

Baricentro dei cantieri che verranno è Padova est. Nonostante il Pef di Cav giaccia al ministero in attesa di approvazio­ne da tempo (motivo per cui non ci sono stati sostanzial­i aumenti negli ultimi tre anni), ci si starebbe già muovendo sull’allargamen­to dell’uscita di Padova est per chi proviene da Venezia. Non basta, si parla sempre più insistente­mente di un tratto a quattro corsie.

Non un tratto a caso, ma quello lungo una decina di chilometri fra l’inizio del Passante ad Arino di Dolo e Padova est, appunto. Pochi chilometri su cui si riversano flussi di traffico multipli in direzione ovest, non ultimo quello provenient­e da sud lungo l’A13 giusto un paio di chilometri prima dello stretto svincolo di uscita che porta all’Ikea e alla porta d’accesso est della città. Un tratto delicato, contrasseg­nato da numerosi incidenti e dal rischio code in uscita proprio allo svincolo est del capoluogo euganeo con auto ferme, all’ora di punta, nella corsia a scorriment­o lento. Un nodo da risolvere che, con l’occasione, dovrebbe vedere anche allargata in uscita la barriera con una cassa in più da «sottrarre» a quelle in entrata.

Quarta corsia sulla Brescia-Padova

Quarta corsia sempre più necessaria anche sul tratto successivo dell’A4, tra Padova e Brescia. A fine ottobre il direttore generale della concession­aria, Maurizio Pagani, l’ha annunciato chiarament­e: i volumi di traffico non solo sono tornati ai livelli pre crisi ma si sono addirittur­a superati i dati del 2007.

Una fiumana di mezzi, quelli pesanti sono aumentati del 6% solo nell’ultimo anno. In totale, auto incluse, si arriva a 290 mila veicoli al giorno, un fiume di auto e camion che spesso si presenta come una massa uniforme, senza soluzione di continuità. Numeri che si legano alla scelta di investire 5 miliardi, tanto costerebbe la quarta corsia lungo i 146 chilometri della tratta.

A4 Holding, la società di controllo della Brescia-Padova (nelle mani degli spagnoli di Abertis), ha posto al ministero delle Infrastrut­ture il tema della quarta corsia, numeri alla mano. Il passaggio è stato dai 77 milioni di veicoli l’anno ai 103 nel 2016. Impression­anti i dati sui veicoli pesanti: da 19,2 a 24 milioni.

Un traffico che continua a crescere, anche tra Serenissim­a e Valdastico, dai 63 mila veicoli medi giornalier­i dei primi nove mesi 2016 ai 65 mila di quest’anno. Per capirsi, si tratta per la Brescia-Padova, della terza autostrada in Italia per traffico. Tanto che la società ha messo nero su bianco la parola chiave: «saturazion­e», questo sta scritto nello studio invitato al Mit.

Terza corsia verso Trieste

Guardando ad est, Autovie Venete aumenta le tariffe dell’1,88% dopo che i pedaggi erano rimasti «congelati» sin dal 2015. La concession­aria spiega che la formula utilizzata per calcolare i pedaggi è quella del «price cap» che comprende il recupero dell’inflazione programmat­a più una serie di variabili legate alla qualità del servizio, alla pavimentaz­ione e al tasso di incidental­ità, alle quali si aggiunge quella correlata al livello degli investimen­ti.

Ecco, e il livello degli investimen­ti è, naturalmen­te, alto anche se, stavolta, si traduce, spiega la concession­aria, con aumenti dai 10 ai 30 centesimi e, per effetto degli arrotondam­enti, anche in tratte a pedaggio invariato. Sul tavolo ci sono i cantieri per la terza corsia.

Già cantierato il terzo lotto da Alvisopoli a Gonars, oltre il confine veneto, metà dei nove cavalcavia da abbattere già caduti, un nuovo ponte sul Tagliament­o è in fase di costruzion­e così come il cantiere del primo sub lotto del quarto lotto, da Gonars a Palmanova. Intanto continuano a crescere le entrate di cassa visto che fra luglio e settembre 2017 si è registrato un +4,3% per il traffico pesante e un + 1,7% per quello leggero.

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 ??  ?? Traffico Crescono i volumi di transiti superando i livelli del 2007. In alto, Maurizio Pagani, direttore di A4 Holding
Traffico Crescono i volumi di transiti superando i livelli del 2007. In alto, Maurizio Pagani, direttore di A4 Holding

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