Anziano si toglie la vita calandosi nel Garda
Un ambulante tenta di salvarlo: ho cercato di afferrarlo, lui si è divincolato. Viveva in una casa di riposo
«L’ho preso per una manica, ma lui si è aperto la zip ed è scivolato giù». A distanza di qualche ora dalla tragedia, Aurelio non riusciva ancora a darsi pace. È stato lui, ieri pomeriggio, a tentare in ogni modo di salvare quell’uomo che aveva deciso di farla finita sul lungolago di Lazise affollato di turisti, tra le bancarelle dei tradizionali mercatini di Natale. Aurelio Scacco era lì a badare al suo banco di calzature: «Erano le14.20, ho ancora tutte le chiamate registrate sul cellulare con gli orari precisi - ricordava emozionato -. Ho visto quell’anziano seduto sulla base del lampione che sta qui alle spalle del mio banchetto. Sembrava un po’ confuso, ma non ci ho dato molto peso».
Poi, è successo tutto in una frazione di secondi. Nascosto dalla schiera di tendoni e chioschetti, l’anziano si è alzato e si è diretto verso il lago, distante pochi metri. «L’ho visto sedersi per terra e trascinarsi avanti con le mani - spiegava Aurelio - e a quel punto, quando si è sporto dalla banchina, ho tentato di afferrarlo, ma lui è scivolato giù slacciandosi il giubbino di lana. Mi sono spaventato e ho mollato la presa, facendo cadere anche quello in acqua. Ha fatto due bracciate e io nel frattempo avevo già chiamato il 118». In una frazione di secondo soccorritori di Verona Emergenza e vigili del fuoco del distaccamento di Bardolino erano già sul lungolago Marconi. I sub di Vicenza, impegnati in zona per un’esercitazione, hanno impiegato pochi istanti a recuperare l’anziano che galleggiava già a una decina di metri dalla riva. Ma per il poveretto, ormai, non c’era più nulla da fare. Sul posto sono intervenuti anche carabinieri e agenti della polizia locale che hanno tenuto lontano i curiosi mentre i soccorritori tentavano in ogni modo di rianimare il pensionato. In breve tempo, i militari sono risaliti all’identità della vittima: si trattava di A. C., veronese di 73 anni, ospite della locale casa di riposo. L’uomo, autosufficiente ma sofferente da tempo di depressione, era uscito come d’abitudine per un giretto. Dalla direzione della struttura, infatti, è stato puntualizzato che poteva entrare e uscire da solo. «Ci siamo accorti solo quando abbiamo visto i soccorritori sul lungolago: purtroppo era già troppo tardi» commentava ieri sconsolata un’ambulante.