Corriere di Verona

Il Chievo prova a recuperare Inglese per la sfida alla super Udinese

- (m.s.)

Ha svolto gli accertamen­ti. S’è allenato a parte. Da qui a dopodomani – venerdì – verrà monitorato dallo staff medico. E non è da escludere, seppur sia molto difficile, che possa recuperare per l’Udinese. Parliamo di Roberto Inglese: soprattutt­o, della botta al ginocchio (a Benevento, oltre alla sconfitta più brutta della stagione, quel danno lì) che tiene in ansia l’attacco del Chievo in vista dell’ultimo turno prima della sosta. Ultimo turno ch’è già ingarbugli­ato di suo. Per la crisi gialloblù di risultati e condizione. Per quella necessità di smuovere la classifica – quota 21, + 6 sulla zona rossa – ch’è alta tanto quanto il volume del campanello d’allarme. E per l’avversaria. Cioè, appunto, l’Udinese. Che sotto il timone di Massimo Oddo, ko di misura all’esordio col Napoli, ha preso a sgommare come nessuno in A: cinque vittorie in fila, 3-0 a Crotone, 2-0 sul Benevento, 3-1 a San Siro in casa dell’Inter, 4-0 sul Verona, 2-1 a Bologna, in pratica lo scudetto dell’ultimo mese è cucito sul petto friulano. Petto in fuori, grazie a Oddo. Che ha trasformat­o l’Udinese – prima di lui, l’ex clivense Delneri – con alcune semplici mosse. Difesa, linea a tre anziché quattro, capisaldi Danilo, Larssen (da terzino a centrale), Samir (il cui rientro recente è fondamenta­le), risultato appena tre gol subìti nelle ultime 6 partite. Centrocamp­o: irrobustit­o, perché nei cinque c’è la spinta di Widmer e Adnan, e c’è pure la libertà d’inseriment­o di Barak (due reti, tre assist negli ultimi 360’) e Jankto (quattro reti nelle ultime quattro gare). E poi, davanti, quel Kevin Lasagna che dal Chievo ci passò ai tempi del vivaio: sempre in gol da Crotone a Bologna, fanno 6 stagionali e un lavoraccio per le difese altrui. Nel caso di venerdì, la difesa del Chievo.

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